L’accordo in prefettura non è stato ottemperato dall’amministrazione comunale di Tortorici (Me) e per questo i sindacati hanno indetto lo sciopero generale per martedì 4 luglio. Non c’è pace, dunque, per i dipendenti comunali del centro nebroideo.
Da più di un anno ormai protestano con scioperi, manifestazioni, cortei, contro il mancato pagamento degli stipendi. Lo sciopero del 4 luglio era già stato preannunciato qualche giorno fa a seguito dell’ennesima riunione per valutare la situazione. I dipendenti comunali oricensi protestano perché ancora devono percepire sette mensilità arretrate tra il 2016 e il 2017.
Dopo la dichiarazione di dissesto economico finanziario dell’Ente, è l’organo straordinario di liquidazione a doversi occupare del pagamento degli stipendi relativi al 2016. E così è stato fatto.
L’organo, presieduto da Emiliano Consolo e composto da Mariateresa Bonanno e Lucia Maria Moschella, ha già ottemperato alle promesse effettuate in occasione del tentativo obbligatorio di conciliazione in prefettura.
Il 19 maggio scorso, alla presenza del prefetto di Messina, il presidente Consolo e il vice sindaco di Tortorici si erano impegnati, rispettivamente, a pagare una mensilità del 2016 e 2 mensilità del 2017 (aprile entro il 4 giugno e maggio entro il 15 giugno). Gli impegni presi dal commissario liquidatore sono stati ottemperati, mentre l’amministrazione, a tutt’oggi, non ha rispettato l’impegno assunto e i dipendenti devono ancora percepire per il 2017 gli stipendi a partire da marzo.
Per tutti questi motivi le funzioni pubbliche di Cgil, Cisl e Uil hanno deciso di proclamare lo sciopero generale di tutto il personale, con modalità che dovranno ancora essere comunicate.
Intanto, il 22 giugno scorso la giunta, guidata dal sindaco Carmelo Rizzo Nervo, ha deliberato 15 esuberi nel personale, dichiarando immediatamente esecutivo il provvedimento.
Con la delibera nr. 53, dunque, sono stati dichiarati in esubero i dipendenti di ruolo: Renato Giuseppe Merlina, Francesca Paterniti, NOrita Amalia Ciancio Paratore, Tanino Bagiano, Lina Casella Mariola, Maria Teresa Pintagro Gallarizzo, Sebastiano Caprino Miceli, Concetta Polino, Cesare Bivaqua, Rosario Coma, Gianfranco Gentile, Sebastiano Venuti, Sebastiano Bellitto Grillo, Francesco Favazzo e Antonino Destro Pastizzaro.
Un provvedimento, quest’ultimo, che quasi sicuramente sarà contestato dai sindacati che hanno intenzione di continuare la loro battaglia contro le varie delibere che, negli anni, hanno costellato la travagliata vertenza dei lavoratori di Tortorici.