E’ partita la campagna di formazione “Chi salva un bambino, salva il mondo intero”, lanciata dal provveditorato agli studi e dalla Croce rossa italiana. Domani pomeriggio alle 15.30 alla scuola Pizzigoni il provveditore agli studi di Catania, Raffaele Zanoli, insieme al presidente del comitato provinciale della Cri, Stefano Principato, presenteranno il progetto sulle manovre di sostituzione delle vie aeree in età pediatrica, riservato agli insegnanti delle scuole catanesi.
“ La Croce Rossa – spiega il presidente Stefano Principato – intende perseguire l’obiettivo di diffondere sempre più le manovre salvavita fra quanti sono a contatto con i bambini con particolare attenzione a genitori, nonni, insegnanti, educatori, baby sitter ed allenatori sportivi. La firma di questo protocollo d’intesa, con il provveditorato agli studi , rappresenta un importante passo per la diffusione di semplici manovre salvavita. La campagna di formazione e sensibilizzazione della Croce Rossa – conclude Stefano Principato – oltre ad essere rivolta al personale della scuola mira a formare e sensibilizzare anche gli studenti e le loro famiglie“ . Qualche dato. Ogni anno in Italia numerose famiglie sono colpite dalla tragedia della morte di un bambino per soffocamento da corpo estraneo. “Ciò avviene non solo a causa dell’ingerimento accidentale di qualcosa (palline di gomma, cibo, piccoli giochi, ecc.) – spiega Stefano Principato – ma soprattutto perché chi è presente nei primi momenti non è preparato ad eseguire le adeguate manovre di primo soccorso”.
Secondo dati ISTAT e della Società Italiana di Pediatria, l’ostruzione da corpo estraneo è responsabile di circa il 27% delle morti accidentali in bambini di età inferiore a 4 anni, l’11,5% in età compresa tra 5-9 anni ed il 4,7% tra i 10-14 anni. La Croce Rossa Italiana, considerata la mancanza di specifiche competenze in materia e in considerazione del drammatico “vuoto formativo” presente nella popolazione, persegue l’obiettivo di diffondere la conoscenza e la pratica delle manovre di disostruzione respiratoria dei bambini nelle scuole, ossia in quei luoghi dove la probabilità che si verifichi l’incidente rendono più alto l’indice di rischio delle potenziali vittime di soffocamento in età pediatrica.
Al termine della conferenza stampa di presentazione del progetto saranno effettuate dimostrazioni relative alle manovre di disostruzione.