Non ci sarebbe stata soltanto la mano della mafia dietro la strage di Capaci quando il 23 maggio del 1992 morirono il giudice Falcone, la moglie Francesca Morvillo e gli agenti della scorta. Ventuno anni dopo emerge quest’altra verità. Secondo il libro “Doppio livello”, scritto dalla giornalista Stefania Limiti, l’attentato non fu soltanto opera degli uomini di Totò Riina.
Il lavoro di ricostruzione sulla strage di Capaci è durato anni, e affronta anche le altre stragi che hanno segnato il nostro Paese. La Limiti collega piste disseminate in decine e decine di procedimenti giudiziari basandosi su un materiale enorme, fatto anche di testimonianze inedite e decisive come quella di un ex appartenente a Gladio.