È stata firmata oggi a Roma la convenzione per la fornitura del servizio dei controllori di volo nell’aeroporto ragusano di Comiso fra Enav, Comune di Comiso, Enac e Soaco, la società di gestione dello scalo ibelo di cui Sac, tramite la controllata Intersac, è socio di maggioranza. È un primo passo verso l’apertura dello scalo aeroportuale siciliano.
“Oggi – ha dichiarato Rosario Dibennardo, presidente della Soaco – tutto comincia. Lavoreremo per inserire Comiso nel piano nazionale degli aeroporti e, in vista dell’apertura nel 2013, siamo già impegnati insieme a Sac in una serratissima attività di marketing per far conoscere le potenzialità dello scalo e la sua sinergia con Catania alle compagnie aeree”.
Oggi, ha fatto sapere il presidente della Sac, Peppino Giannone, l’amministratore delegato Nico Torrisi “è a Londra per partecipare al World Travel Market, appuntamento di riferimento per il turismo mondiale per promuovere il sistema aeroportuale integrato Catania-Comiso”.
Se si fanno passi avanti per l’apertura dello scalo di Comiso, non manca una vena di polemica. Pippo Digiacomo, parlamentare del Partito democratico non è stato invitato né dal Comune di Comiso, né da Soaco nel giorno della firma del protocollo. Eppure lui si era spento tanto e grazie alle sue iniziative di protesta, e non solo, ha fatto arrivare i 4,5 milioni di euro necessari per la stipula della convenzione che di fatto apre l’aeroporto al traffico passeggeri e merci. “Ma non ho sprecato il mio tempo – dichiara Digiacomo – giacché ero impegnato in un colloquio con il rettore Recca per salvare la facoltà di lingue di Ragusa. Ritengo che faremo un buon lavoro – prosegue Digiacomo – anche lì speriamo con il concorso degli altri parlamentari che hanno preferito una gratuita visibilità intorno a un argomento del quale non sono mai stati né protagonisti né comparse: probabilmente questa scorrettezza nel diramare gli inviti sarà stata figlia del rombo di Porsche e Ferrari in corsa sulla pista di volo. Colgo l’occasione – conclude il parlamentare Digiacomo – per ringraziare Bapr per l’insostituibile ruolo di supporto all’economia iblea”.
“Finalmente – ha aggiunto il senatore del partito democratico, Giuseppe Lumia – si è sbloccata un’empasse burocratica che ha rischiato di trasformare l’aeroporto di Comiso nell’ennesima occasione perduta per lo sviluppo dell’isola, senza calcolare le risorse sprecate e i fondi che la Regione siciliana avrebbe dovuto restituire all’Europa”.