Il tribunale amministrativo regionale di Catania ha messo alla porta entrambe le società che si sono date battaglia per aggiudicarsi l’organizzazione dell’evento. È stato così annullato tutto il lavoro di preparazione fin qui fatto.
Videobank ha dato il suo addio definitivo al Tao film fest. Secondo il tribunale amministrativo, la società etnea non ha attestato “il menzionato requisito dell’esperienza biennale in materia di organizzazione e gestione di attività ed eventi assimilabili a quello oggetto della procedura” mentre la società uscente perdente, la Agnus dei, già organizzatrice in passato della manifestazione, non aveva “documentato di avere inviato tutte e tre le buste entro il termine prescritto”.
Una mancanza che, secondo il Tar, avrebbe dovuto determinare l’esclusione dalla gara già al momento dell’apertura delle buste. “Oggi, martedì due maggio – scrive la Videobank catanese – Videobank ha annullato definitivamente tutti gli accordi riguardanti ospiti e proiezioni”.
Tra le altre cose, anche Russel Crowe è stato liberato dagli impegni presi. Crowe aveva accettato di svolgere il ruolo di presidente della giuria del festival, rimanendo a Taormina per tutta la durata della rassegna cinematografica.
La società etnea aveva avviato da mesi la preparazione del festival e adesso ha disdetto gli accordi già definiti con Al Pacino, Francis Ford Coppola, Tim Roth, Price Brosnam, Tim Robbins, Matthew Modine. E ha annullato gli accordi con le case di produzione per le proiezioni delle prime al teatro antico.
“il regista Francis Ford Coppola, come tra l’altro riportato da alcuni quotidiani, oltre ad aver dato la disponibilità per una lezione di cinema ai giovani, si era detto orgoglioso di poter organizzare a Taormina nei giorni del festival la serata in ricordo dei 45 anni del Padrino. Era prevista anche una visita a Savoca, dove venne girata una delle scene fondamentali del Padrino parte prima. Ma l’incertezza che ha avvolto, nostro malgrado, l’organizzazione del festival ha indotto Coppola a dirottare la serata al Radio City Music hall di New York. Il rammarico di Videobank è certamente grande: la Sicilia tutta, oltre che Taormina, perde infatti una possibilità di promozione con un danno di immagine che difficilmente sarà recuperabile”.
Alla fine del lungo comunicato Videobank spiega che “si è vista costretta a sciogliere tutti i contratti già siglati con gli sponsor che avevano già raggiunto la cifra di 650 mila euro, mentre altri erano in via di definizione dopo mesi e mesi di lavoro, di entusiasmo e di impegni buttati letteralmente al vento”.
L’affondo finale riguarda la querelle amministrative che ha di fatto visto perdere solo Taormina e il suo Film Fest. “Abbiamo più volte cercato, sempre tenendo conto di una sentenza che non condividiamo, ma rispettiamo, una soluzione con Taromina arte e con l’assessorato regionale al Turismo per non vanificare il nostro lavoro e non danneggiare la nostra immagine e quella della Sicilia tutta. Hanno deciso, nostro malgrado, di scegliere altre strade, anche se al momento alla società Videobank non è stata notificata alcuna decisione definitiva. Dopo infatti aver ricevuto da Taormina Arte una mail con la quale la nostra società veniva ufficialmente dichiarata assegnataria definitiva dell’organizzazione, non ci è mai stato comunicato che assegnatari non lo eravamo più”.
Adesso la palla passa al Comune e alla Regione, ma i tempi tecnici per bandire una nuova gara, considerato che il festival dovrebbe andare in scena a metà giugno, sono strettissimi.