Catania: il teatro di Agrigento e l’agorà ellenistica

Domani, 27 aprile, alle 17.30, nuovo appuntamento culturale alla sala dell’esedra del teatro antico di Catania. Il professore Luigi Caliò terrà una conferenza sulla recente scoperta del teatro antico di Agrigento e dell’agorà ellenistica.

Le ultime ricerche nell’area del poggio di San Nicola, condotte insieme al parco della valle dei Templi, al politecnico di Bari, all’università Kore di Enna e all’università della Basilicata, hanno prodotto una nuova immagine del centro monumentale di età ellenistica, che dall’isolato del quartiere ellenistico si dipana verso la chiesa di San Nicola e il tempio ellenistico romano.

Si tratta di una grande piazza su più livelli che digrada verso sud e che è stata riconosciuta grazie alla definizione di una nuova pianta della città recentemente elaborata. Il fronte sud di questa piazza è occupato da un ampio edificio di forma semicircolare che gestisce il salto di quota verso la platea meridionale, una struttura teatrale che affaccia direttamente sul Tempio della Concordia.

La scoperta del teatro e la definizione dello spazio pubblico al centro della città e in rapporto con le ampie abitazioni del quartiere ellenistico, aprono nuove prospettive alla conoscenza di Agrigento in età ellenistica.

Luigi Caliò si è laureato a Roma con una tesi in etruscologia; ha poi frequentato la scuola archeologica di Atene con Antonino di Vita e il dottorato a Roma con Antonio Giuliano approfondendo l’architettura rodia. Ha insegnato alla Sapienza Università di Roma e al Politecnico di Bari. Attualmente è professore associato di archeologia classica all’Università di Catania e alla scuola di specializzazione in restauro dei beni culturali e del paesaggio del Politecnico di Bari. I suoi interessi si rivolgono alla storia urbana e alla archeologia delle città.

Dal 2014 conduce scavi ad Agrigento. Maria Costanza Lentini è direttore del polo regionale di Catania per i siti culturali. Formatasi alla scuola archeologica italiana ad Atene, ha iniziato la sua attività a Pompei per poi dirigere il servizio archeologico di Messina e alcune fra le più note strutture museali della Sicilia orientale (Villa del Casale, Museo di Gela, Parco archeologico di Naxos e Taormina). È stata visiting professor presso numerose università italiane e straniere. I suoi interessi sono rivolti prevalentemente alla civiltà greca.

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