Sono dodici le persone indagate nell’inchiesta catanese sui lavori della metropolitana nei tratti Borgo-Nesima e Giovanni XXIII-Stesicoro. Per loro viene chiesto il rinvio a giudizio. I reati contestati sono truffa aggravata, falso e frode nelle pubbliche forniture e due casi di corruzione.
Tra gli indagati ci sono i responsabili dell’impresa Sigenco, partecipe del consorzio Uniter, funzionari della ferrovia Circumetnea, del ministero del Lavoro e privati professionisti. La procura etnea contesta la qualità dei lavori eseguiti nei cantieri dei tratti “incriminati” sostenendo che sarebbe stato utilizzato materiale non conforme alla qualità prevista nel capitolato d’appalto. Per valutare se ci sono problemi di sicurezza, la procura ha inviato una relazione al ministero di Lavori pubblici.