Beni per un valore di circa 1,3 milioni di euro sono stati sequestrati ad una società di Vittoria (Rg) operante nel recupero della plastica. Gli agenti della guardia di finanza del comando provinciale hanno posto i sigilli a beni e disponibilità finanziarie ad un’azienda che avrebbe perpetrato una maxi evasione fiscale.
Le indagini condotte dalle fiamme gialle hanno avuto origine circa un anno fa da un controllo in materia di tutela ambientale, eseguito nei confronti della società vittoriese che ha permesso di scoprire lo stoccaggio incontrollato di fanghi, rifiuti speciali e illecito smaltimento della plastica dismessa proveniente dagli impianti serricoli.
Le complesse indagini hanno consentito di sequestrare un’area industriale di circa 40 mila metri quadrati per violazioni delle norme ambientali. Anche la corte di Cassazione lo scorso 9 novembre 2016 aveva confermato il sequestro .
L’approfondimento investigativo dei finanzieri ha permesso di avviare da luglio del 2016 una verifica fiscale nei confronti della società che si è conclusa con la constatazione di una maxi evasione da 21 milioni di euro di imposte dirette e di 4 milioni di euro per l’Iva dovuta allo Stato.
Nella ditta si avvicendavano rappresentanti legali attraverso “teste di legno”, restando di fatto l’uomo verificato il dominus dell’impresa. Era lui che occultava le scritture contabili per tutti gli anni d’imposta che hanno riguardato l’accertamento, ostacolando significativamente l’attività di ricostruzione dell’attivo da sottoporre a tassazione.
Il certosino lavoro svolto dai finanzieri è stato eseguito procedendo alla meticolosa ricostruzione dell’attivo da sottoporre a tassazione. La società ha utilizzato, tra l’altro, lo stratagemma di avvalersi di consulenti compiacenti, anche fuori provincia, presso cui de localizzava fittiziamente la sede legale.
Inoltre, per evitare alert automatici, sono state sempre presentate le previste dichiarazioni dei redditi ed Iva, ma con ricavi pari a zero. Per questo le fiamme gialle hanno proposto al pubblico ministero un decreto di sequestro preventivo, eseguito il 27 scorso e che ha consentito di sequestrare beni mobili e immobili per un valore pari ad oltre 1.300.000 euro. Tra i beni del sequestro anche una Porsche cayenne, un Rolex, 10 immobili e altrettanti terreni nel comune di Vittoria.
Denunciati all’Autorità giudiziaria tre soggetti della stessa famiglia per dichiarazione infedele e occultamento di scritture contabili.
Maria Chiara Ferraù