Trentacinque anni dopo la morte di Peppino Impastato, giovane assassinato dalla mafia a Cinisi nel palermitano, a Brolo, nel messinese, si è svolta una manifestazione per ricordarlo. Tante mani colorate, striscioni e cori da stadio per una mattinata di impegno sociale.
I ragazzi hanno avuto anche l’occasione di incontrare il giovane sindaco campano Raffaele Vitale che nei giorni scorsi, durante la processione della patrona, vedendo che il corteo si era fermato nei pressi della casa di un boss, si è tolto la fascia tricolore e ha abbandonato la cerimonia.
Brolo ha voluto ricordare così il sacrificio di Peppino Impastato, facendo scudo intorno al giovane sindaco anticamorra. Una manifestazione, quella di Brolo, piena di simboli, che unisce, che guarda avanti, piena di valori aggiunti, a partire proprio dalla presenza del sindaco di Parete, poi diventano simboli gli agrumi piantanti in ricordo di Impastato, simbolo è il monumento a lui dedicato, alla pari delle mani colorate protese verso il cielo. Ed è simbolo, tra i tanti, la stessa sala dell’incontro con le scuole quella dedicata a Rita Atria, dove prese – qualche anno fa – la cittadinanza onoraria Piera Aiello. Diventa simbolo lo scorre del corteo davanti al monumento di Aldo Moro, che ricorda l’eccidio della sua scorta, una semplice stele in legno dove gli studenti hanno lasciato fiori colorati, e si assomma agli altri misteri irrisolti, tutti italiani, che ancora aspettano di essere svelati.
Una mattinata caratterizzata dalla colonna sonora fatte dai sorrisi e dalle immagini, già su face book, dei protagonisti della manifestazione, gli studenti, i ragazzi, liberi, coscienti del perché erano lì, preparati, in una corale lezione di educazione civica, da professori attenti, forse delusi dalla scuola come apparato, ma che non hanno perso la voglia di insegnare, lasciare il segno,come dice l’etimo della loro professione, ed oggi l’hanno fatto.
Come hanno ben lavorato “Noi”, “il Forum Giovanile” e la “Sak Be”, le tre associazioni che si sono spese ed impegnate per questa manifestazione patrocinata, incentivata, voluta dall’amministrazione comunale, ben rappresentata dai gruppi d’opposizione e maggioranza, dalla presenta della giunta, e guidata da Salvo Messina, che ha fatto gli onori di casa al suo collega.