Trapani: il rapporto annuale della guardia di finanza
Anche il comando provinciale della guardia di finanza di Trapani ha presentato oggi il rapporto annuale dell’operato del 2016 che h visto la missione articolata su tre obiettivi strategici in merito al contrasto di frodi fiscali, illeciti in materia di spesa pubblica e illeciti economici e finanziari in genere.
Contro l’evasione e le frodi fiscali, anche di tipo organizzato, sono state concluse 62 indagini di polizia giudiziaria, cui si aggiungono 450 interventi fra verifiche e controlli fiscali a tutela del complesso degli interessi erariali comunitari, nazionali e locali. Individuati lavoratori completamente sconosciuti al fisco, sequestrate disponibilità patrimoniali e finanziarie per il recupero delle imposte evase.
Per quanto riguarda, invece, il contrasto alle truffe sui fondi pubblici e all’illegalità nella pubblica amministrazione, sono stati scoperti casi di illecita percezione di finanziamenti per oltre 54 milioni di euro, con la denuncia all’Autorità giudiziaria di 8 persone. Si ricorda l’operazione denominata Dirty Training, culminata nei sequestri ed arresti lo scorso 12 gennaio.
Frodi all’Inps sono state individuate per circa 1.9 milioni di euro, con la denuncia all’Autorità giudiziaria di 348 persone.
FINANZIARIA Svolti 11 accertamenti economico-patrimoniali a carico di condannati e indiziati di appartenere ad associazioni mafiose e loro prestanome, che hanno riguardato complessivamente 66 persone fisiche e 34 fra aziende e società. Eseguiti provvedimenti di sequestro ai sensi della normativa antimafia di beni mobili e immobili, aziende, nonché quote societarie e disponibilità finanziarie per un valore complessivo di 8,6 milioni di euro. Confiscati beni per un valore complessivo di oltre 1,4 milioni di euro.
Infine, per quanto riguarda il contrasto ai traffici illeciti, sono state sequestrate partite di droga e 900 piante di canapa. Nel campo della lotta alla contraffazione e alla pirateria audiovisiva sono stati eseguiti 47 interventi e denunciate 11 persone all’Autorità giudiziaria.
Maria Chiara Ferraù