Un Maurizio Zamparini, a tratti emozionato, ha aperto la conferenza stampa ringraziando Palermo e i palermitani per l’esperienza vissuta in questi 15 anni si vede costretto a passare la mano per raggiunti limiti di età e per le difficoltà di investimento sopraggiunte negli ultimi anni; comunque orgoglioso del proprio modello di gestione amministrativa e sportiva si sente felice di lasciare in buone mani la Società. Maurizio Zamparini rimarrà nel consiglio di amministrazione almeno fino al closing e pur senza alcun ruolo vero nel nuovo assetto societario, non farà mancare la propria consulenza in virtù della trentennale esperienza nel mondo del calcio.
Per Paul Baccaglini l’operazione Palermo si articola su tanti aspetti, non solo sportivi. Il dialogo con Zamparini inizia quando l’operazione con Cascio non ha funzionato; colpito positivamente da tutti i programmi legati alla cessione fallita, da mesi ha lavorato nel silenzio per portare a termine e far diventare realtà l’opportunità “Palermo”. Il neo Presidente porta con se la freschezza di idee, la mentalità e la carica dell’energia legata alla giovane età (33 anni).
Ai palermitani chiede di avere fiducia, amore e rispetto, la solidità del fondo (Integritas-Capital) ed il nostro operato potranno essere valutati e confermati solo dai progetti che verranno creati visibilmente in città: già da giovedì è previsto un incontro con il Sindaco per parlare del programma per il nuovo stadio e centro sportivo. Le valutazioni sulla credibilità economica sono state fatte e approfondite dalla parte cedente che le ha ritenute soddisfacenti, privilegiando la riservatezza sui dettagli economici, perché in finanza l’anonimato è un valore aggiunto.
Ritornando al calcio giocato, Baccaglini ha ribadito che fino alla fine del campionato, sulla panchina del Palermo rimarrà Diego Lopez e che a suo parere la salvezza è alla portata della squadra ma che comunque è già pronta tutta una programmazione anche in caso di retrocessione. Il presidente Seguirà in prima persona le partite sia in casa che fuori, perché serve un senso di appartenenza.
Palermo, per Baccaglini, rappresenta una sfida esaltante che già ha fatto breccia nel suo cuore, tanto da non tirarsi indietro nemmeno davanti alla richiesta di un inviato delle “Iene” ad effettuare un tatuaggio dello scudetto rosanero direttamente in albergo ed alle 2:00 di notte.
Maurizio Armanno, Cristofalo.