Due imprenditori di Carini, centro in provincia di Palermo, sono stati arrestati dagli agenti della guardia di finanza per bancarotta fraudolenta. Il provvedimento è stato emesso dal gip su richiesta della procura che ha coordinato le indagini delle fiamme gialle.
Secondo le indagini, l’uomo, 33enne di Palermo, amministratore di fatto della società dichiarata fallita, il cui legale rappresentante S.B. di Palermo, 70 anni, è indagato, operante nel settore della produzione di gesso, ha trasferito ad un’altra società a lui riconducibile, parte del patrimonio aziendale.
In questo modo l’imprenditore si sarebbe liberato dei beni utili a risarcire i creditori, trasferendoli ad un’altra realtà imprenditoriale che, priva di alcun debito “iniziale”, ha potuto operare sul mercato in condizioni di assoluto favore rispetto agli altri competitors, falsando così ulteriormente le regole del mercato in danno dei tanti imprenditori onesti.
I due imprenditori sono stati condotti agli arresti domiciliari.
Maria Chiara Ferraù