Prima era stata la neve a creare disagi per gli abitanti delle borgate di Tortorici, ora la carenza di autobus per il trasporto alunni. Su sei macchine, solo due sono in funzione e le mamme si sono riunite nel salone parrocchiale di San Nicolò per cercare di capire come tamponare il problema. A detta dell’amministrazione i mezzi non riescono ad effettuare il servizio perché alcuni privi di olio, altri senza freni, altri senza manutenzione. Insomma, servirebbero i soldi per mettere in sicurezza i mezzi. Soldi che, però, non ci sono nelle casse comunali.
Il risultato è che per il momento sono i genitori a dover portare i propri figli a scuola, con sacrifici e un aggravio di costi per le finanze familiari già tartassate da tributi e bollette da pagare. Come se non bastasse, a partire dal nuovo anno saranno le famiglie a dover pagare i costi degli abbonamenti del trasporto extraurbano per permettere ai ragazzi delle scuole secondarie superiori, di frequentare gli istituti di Sant’Agata di Militello e Capo d’Orlando.
L’amministrazione, infatti, con delibera del 7 dicembre 2016 n.105, aveva disposto l’azzeramento del contributo da parte del Comune per gli abbonamenti. Un contributo che era già stato ridotto del 50% a partire da settembre del 2016. Una situazione pesante per le famiglie oricensi, soprattutto per quelle più numerose che sono costrette a sborsare oltre 150 euro al mese per comprare l’abbonamento ai mezzi di trasporto privati che effettuano le corse dal centro nebroideo.
Per questo i genitori hanno scritto al sindaco e per conoscenza al prefetto e all’assessorato regionale della pubblica istruzione chiedendo la revoca in autotutela della delibera di giunta 105/2016. Il trasporto scolastico, infatti, secondo la legge regionale, deve essere assicurato dal sindaco attraverso il “rilascio di abbonamenti a servizi pubblici di linea, o su richiesta motivata degli interessati, mediante altri mezzi gestiti direttamente dal Comune o mediante servizio affidato a terzi”. I genitori chiedono, inoltre, che la quota di compartecipazione delle famiglie già versata negli anni precedenti, venga rimborsata nel più breve tempo possibile.
I genitori nei giorni scorsi hanno anche incontrato il primo cittadino, Carmelo Rizzo Nervo, per affrontare la vicenda del trasporto scolastico sia urbano che extraurbano. “In questo momento io non posso fare nulla – ha detto all’assemblea di genitori oricensi – perché il comune è in dissesto e si aspetta l’arrivo del commissario. Gli autobus per il trasporto degli alunni nelle scuole dell’obbligo non si possono attualmente aggiustare perché fornitori ed officine non danno più credito al comune”. Se i servizi di trasporto alunni non dovessero ritornare nella normalità entro la prossima settimana, le mamme hanno intenzione di proclamare uno sciopero e attirare l’attenzione delle istituzioni sul problema del trasporto.
Maria Chiara Ferraù