Due sorelle di Tortorici, Carla e Grazia Conti Cutugno, entrambe avvocatesse, decidono di entrare nel mondo dell’imprenditoria nell’azienda di famiglia nata nel 1975 e lo fanno con coraggio e competenza. Un coraggio che le ha portate ad avviare una coltivazione biologica di nocciole e mandorle.
Oggi, nonostante i sacrifici economici, arrivano le prime grandi gratificazioni. L’azienda di Carla e Grazia Conti Cutugno si è aggiudicata il premio “eccellenza patrimonio enogastronomico da esportare” assegnato nell’ambito della cerimonia di insediamento del 45° presidente degli Stati Uniti. La premiazione è avvenuta a palazzo Ferrajoli a Montecitorio nel corso dell’evento per celebrare l’insediamento di Trump.
Le loro nocciole sono state anche scelte come ingrediente della pizza di Giulio Scialpi, campione del mondo di pizza classica, vincitore della seconda edizione di “Italia del merito award”. (nella foto il pizzaiolo con le nocciole delle sorelle Conti). La pizza è stata presentata in anteprima al Sigep di Rimini, un contesto internazionale. “Abbiamo voluto lanciare in anteprima un menu innovativo – dichiara Scialpi – scegliendo l’eccellenza produttiva italiana come le nocciole siciliane dei Nebrodi delle sorelle Conti”.
L’azienda oricense rispetta rigorosamente le regole dell’agricoltura biologica. Il premio ricevuto dalle sorelle Conti punta i riflettori anche sulla pregiata nocciola tonda di Sicilia e coniuga il positivo paradigma delle imprese in rosa alle strutture agricole. “Il nostro obiettivo – dichiara Carla Conti – è quello di produrre dei prodotti che sono legati al nostro territorio e che lo raccontano anche perché mangiare frutta secca fa bene alla salute, come dimostrano alcuni studi scientifici.”
L’azienda delle sorelle Conti crede in un’agricoltura che rispetta l’ambiente e fra i progetti del prossimo futuro ha quello di ospitare le scolaresche per far vedere tutto il ciclo produttivo. Le due sorelle di Tortorici esprimono gioia per il premio consegnato a Roma: “siamo orgogliose perché il riconoscimento rappresenta un attestato al nostro impegno volto alla valorizzazione di una produzione autoctona, espressione del nostro territorio, di una biodiversità di notevole valore sociale, culturale ed economico”.
Nel frattempo Carla Cutugno sta seguendo un corso di internazionalizzazione come avvocato. “Vorrei dare la giusta consulenza alle aziende – conclude – che vogliono affacciarsi al mondo estero perché la Sicilia produce prodotti eccellenti, ma la difficoltà sta soprattutto nel commercializzarli”.
Maria Chiara Ferraù