Aveva 96 anni Mario Fasino, pioniere dei centristi siciliani e a capo di ben cinque giunte regionali dal 22 febbraio 1969 al 22 dicembre 1972. Fu anche presidente della Regione e negli anni Cinquanta presidente del Palermo calcio.
“Oggi in politica troppe grida e risse”. È stata una delle sue ultime dichiarazioni. Fasino è morto stamattina a 96 anni.
I funerali saranno celebrati giovedì alle 10.30 nella chiesa di Santa Maria di Monserrato in via delle Croci. Fasino ha lasciato molto più di un segno nella storia politica della Sicilia.
A palazzo d’Orleans entrò prima come dirigente, ma dopo una militanza nell’azione cattolica e la direzione di Voce cattolica, diventò vicesegretario regionale della Dc e con lo scudo crociato venne eletto all’Ars nel 1951. Una strada che da palazzo dei Normanni lo portò in breve al governo regionale, dove approdò dapprima come assessore ai lavori pubblici, poi all’industria e infine all’agricoltura. Divenne poi presidente del parlamento regionale e di nuovo assessore al turismo e poi al territorio. Rimase ininterrottamente all’Ars (ad eccezione degli anni tra il 1981 e il 1983) fino al 1986.
Fino agli ultimi giorni della sua vita, l’ex presidente ha mantenuto la lucidità politica come ricorda Domitilla Alessi, figlia dell’ex presidente della Regione siciliana. “Aveva uno stile diverso” dice.
Lo stesso Fasino qualche anno fa, in una delle sue ultime dichiarazioni pubbliche disse: “quando vedo in tv le grida, le risse in aula, certe scene di deputati che si insultano io mi arrabbio. Non avendo argomenti seri, ognuno si inventa qualcosa. Queste polemiche non sono degne di una classe dirigente, mi spiace ammetterlo ma è così. In passato non era così”.
Maria Chiara Ferraù