Omissioni plurime e una deliberata strategia di inerzia avrebbero contraddistinto l’azione del Ros nelle indagini sulla ricerca del boss Bernardo Provenzano. Dure le parole del pubblico ministero, Nino Di Matteo, pronunciate nella requisitoria al processo generale Mario Mori, accusato di favoreggiamento aggravato della mafia.
Dietro al fallito blitz, che secondo il pm avrebbe potuto portare alla cattura del capomafia, ci sarebbe stato il piano di lasciare libero Provenzano per la trattativa Stato-mafia.