Prende sempre più forma il progetto di un aeroporto in provincia di Messina nella valle del Mela. Oggi il presidente della Regione, Rosario Crocetta, ha incontrato l’imprenditore indiano Mahesh Panchavaktra, accompagnato dal comitato per l’aeroporto della piana del Mela.
Nel corso dell’incontro è stato illustrato il progetto che individua la valle del Mela come punto di riferimento e sviluppo delle attività aeree, marittime e ferroviarie, integrate nel sistema di trasporto internazionale. Crocetta ha assicurato la cooperazione della Regione per accelerare il progetto.
Secondo il governatore dell’isola, è positiva l’idea di sviluppare attività portuali su Milazzo per l’intercettazione dei grandi traffici marittimi che dall’Asia, attraverso il canale di Suez, il Mediterraneo, per arrivare fino a Rotterdam, considerando positivo, per la piana del Mela, un hub intermodale di trasporti, passeggeri e merci che possano contribuire fortemente allo sviluppo dell’intera area metropolitana di Messina e della Sicilia.
“La Sicilia – ha dichiarato Crocetta – è nella posizione ideale per poter essere una stazione di collegamento tra nord e sud Europa, tra Occidente e Oriente.”
A metà febbraio è prevista la firma del protocollo d’intesa con la società, le comunità, gli assessorati interessati per la realizzazione dello scalo, il potenziamento dell’attività portuale e del trasporto ferroviario.
In merito alla costruzione dell’aeroporto interviene anche il senatore Bruno Mancuso, già sindaco di Sant’Agata di Militello (Me). “L’occasione offerta dalla proposta di investimenti cospicui di capitali sul nostro territorio provinciale da parte di un gruppo industriale indiano va valutata con grande attenzione. Tale iniziativa costituirebbe una netta inversione di tendenza rispetto al ricorso agli interventi pubblici enfatizzati, oltremodo, anche nei recenti Patto per la Sicilia e Patto per la Città Metropolitana di Messina”.
“L’irrinunciabile risanamento della spesa pubblica, derivato dalla crisi finanziaria ed economica strutturale – sostiene il Senatore – va correlato necessariamente alla capacità di intercettare investimenti privati, che mirino ad essere impiegati in progetti strategici, come potrebbe essere quello presentato. Anche se, per non suscitare facili entusiasmi, e stando a quanto è stato fino ad ora pubblicizzato, mi sembra non si possa parlare di un nuovo aeroporto per voli nazionali ed internazionali (come è stato opportunamente sottolineato dal presidente dell’Enac Vito Riggio, che ha messo in evidenza come si stia procedendo ad una razionalizzazione degli aeroporti esistenti in Italia), ma di un’avio superficie per voli cargo, e quindi collegata ad un più ampio sistema logistico ed infrastrutturale, e per voli charter a fini turistici.
A tale proposito – conclude Mancuso – sarebbe opportuno definire meglio la localizzazione, di intesa con le realtà territoriali interessate, valutando appieno la sostenibilità ambientale di tale opera, che, per le sue finalità, dovrà comunque essere collegata con assi viari ed autostradali, infrastrutture portuali esistenti e in fase di realizzazione, ed essere al servizio delle realtà produttive locali. Ritengo quindi necessario un confronto più ampio articolato ed approfondito, quale una Conferenza di Servizi con tutti gli enti competenti per il rilascio delle autorizzazioni e valutazioni, in cui chiarire il quadro di insieme della iniziativa privata, il piano industriale, gli aspetti progettuali e lo stato dell’arte degli stessi e tutti gli altri passaggi procedurali necessari per la realizzazioni di una iniziativa imprenditoriale che potrebbe avere importanti riscontri sul piano economico ed occupazionale”.
Maria Chiara Ferraù