“La Sicilia ai siciliani – jitivinni in Padania”. Queste parole campeggiano su uno striscione che un centinaio di giovani hanno portato alla Cattedrale dove è atteso Matteo Salvini.
Sono quindi iniziate le contestazioni contro il leader della Lega, atteso insieme al segretario nazionale del movimento Noi con salvini, Angelo Attaguile. In cattedrale, Salvini e Attaguile deporranno una corona di fiori sulla tomba di Federico II, poi tappa al santuario di Santa Rosalia a monte Pellegrino.
Nel pomeriggio un convegno all’Astoria palace organizzato dal deputato nazionale Alessandro Pagano e di sera prenderà parte, assieme al segretario nazionale, Angelo Attaguile, alla festa di Natale con i militanti e i sostenitori del movimento “Noi con Salvini”.
Salvini guarda all’isola come terreno di un suo possibile radicamento, soprattutto dopo la vittoria schiacciante del no allo scorso referendum. “La nostra è una terra dalle svariate emergenze – dichiarano i giovani che stanno protestando – e che vede il continuo disinteresse della casta politica, una terra che necessita di fondi per il suo miglioramento e che vede il loro dirottamento verso il Nord”.
I giovani non ci stanno. Secondo loro Salvini ha come fine quello di “continuare ad umiliare la nostra terra e il nostro popolo, di sfruttare i suoi abitanti per portare avanti i suoi interessi politici”.
“La Sicilia è dei siciliani, a Palermo non c’è posto per lui” continuano a dire i protestanti.
Quella di oggi si preannuncia davvero calda per Saldini.
Maria Chiara Ferraù