Un coacervo di menzogne, d’ipocrisia, di doppi giochi, di matrimoni d’interesse, d’infedeltà, d’ogni sorta di vizio che l’abitudine – soprattutto fra la cosiddetta borghesia – trasforma in esemplari regole di convivenza. La denuncia, piuttosto che figlia di moralismo o di pratica bacchettona, è consapevolezza che una società malata veleggia verso l’autodistruzione.
Marco Longo ed Emanuela Gutkowski (autori, regista ed aiuto) scelgono il teatro per mettere a nudo un costume dilagante, ieri come oggi. Lo fanno, in questo loro spettacolo di prosa “Cena in famiglia” (due atti, che il Centro Magma propone nella propria sala di Catania, via Adua, 3) in modo apparentemente lieve, col tono della commedia che si abbandona più volte al grottesco, intrisa di forti tinte rosa ma anche screziate da pennellature “noir”; e il francesismo – in questo caso – non è vezzo (Longo è un francesista impenitente) vuoi per l’ambientazione parigina vuoi per qualche riferimento ad un autore da egli prediletto, come Jean Anouilh.
Anche se, qui, si respira soprattutto aria pirandelliana da gioco delle parti, da teatro nel teatro, da finzione che assurge a verità e viceversa.
Un giovane perdigiorno, sposato solo per interesse con la figlia di un ricchissimo industriale, affitta un ampio appartamento solo per ventiquattro ore, trasforma in maggiordomi due dipendenti della ditta di catering, cui ha commissionato una cena a menù fisso e assume due attori per interpretare il ruolo dei suoi genitori, per “servire” – in realtà, per vivere egli stesso – una seppur fittizia riunione di famiglia alla sua recente “fiamma”.
Gli eventi si aggrovigliano sempre più, sinché – imprevedibilmente – scendono in campo i veri genitori, la sua amante e il marito compiacente (per interessi) di lei, a predisporre il finale “aperto”, introdotto da un “siparietto” in cui non si capisce quali siano i veri e quali i falsi genitori e chi ami chi.
Nella scena creata da Anna Corrao e Gaetano Pulvirenti, indossando i costumi firmati da Gloria Basile, si muovono con sicura scioltezza le giovani attrici e gli attori (che da anni partecipano ai laboratori teatrali diretti dal regista): Federico Vilardo, Andrea Puglisi, Andrea Isaia, Riccardo Trapani, Simone Conte, Dora Anastasi, Carolina Pulvirenti, Lorenzo Commis, Mario Libertini, Gloria Basile, Carmelo Micalizzi, Valeria Spampinato (in ordine di apparizione); hanno collaborato anche Grazia Ercolano, Federica Marino e Salvo Nicotra.
Lo spettacolo, che sta riscuotendo forti consensi, sarà ancora in scena venerdì 9 (ore 21), sabato 10 (ore 21) e domenica 11 (ore 18.30 e ore 21).
Il costo del biglietto d’ingresso è di 10 euro; riduzione (7 euro; per studenti, ultrasessantacinquenni e destinatari di convenzioni). Per info e prenotazioni (suggerite, a causa della limitatissima disponibilità di posti) sono disponibili i numeri 3498158615 e 3394893705.