Spacciava droga del tipo hashish e marijuana a Comiso nel periodo tra febbraio e giugno del 2013. Oggi finalmente si è chiuso il cerchio attorno al cittadino della Guinea domiciliato a comiso, Broulaye Traore, 22 anni, latitante dal 2013 per innumerevoli casi di spaccio di droga, anche nei confronti di minorenni.
Le indagini erano state avviate il primo aprile del 2013 dagli agenti del commissariato di Comiso che avevano notato alcuni assuntori di droga che percorrevano a piedi piazza Aurelio Saffi. Uno dei giovani fermati ha lasciato cadere in terra un involucro immediatamente recuperato che conteneva della marijuana per un peso complessivo di 1,75 grammi.
Il giovane è stato accompagnato negli uffici e dal controllo del cellulare si è appurato che tra le ultime conversazioni ve ne era una effettuata verso un numero del gestore di telefonia mobile Wind che risultava essere intestato a Traore, noto a questi uffici come spacciatore ed arrestato alcuni giorni prima a Comiso per spaccio. L’uomo dimorava a poche decine di metri dove erano stati fermati in possesso della droga.
Un nuovo servizio è stato effettuato il 2 aprile sempre del 2013 quando agenti della volante hanno notato sostare nei pressi di un phone center, l’odierno arrestato che era stato contattato da tre giovani. Gli agenti hanno così deciso di seguire i movimenti dei presunti acquirenti fermandosi in via San Biagio nei pressi di via Silvio Pellico in modo da poter osservare sia la zona della piazza sia la via Silvio Pellico dove avveniva solitamente lo scambio per l’acquirente e lo spacciatore.
Traore, dopo un breve dialogo, si allontanava in direzione della piazza Fonte Diana mentre i tre giovani si dirigevano in direzione della via Silvio Pellico, luogo di dimora dello spacciatore e uno dei tre, successivamente fermato, si allontanava dirigendosi all’interno della via. Poco dopo ritornava dagli altri due amici con cui si allontanava in direzione piazza Aurelio Saffi. Nel corso di un successivo controlli gli agenti hanno rinvenuto all’interno della tasca destra dei jeans di unod ei ragazzi, un involucro contenente marijuana.
Tutti i soggetti sono stati accompagnati in ufficio per essere affidati alla patria potestà. Il ragazzo ha confermato di aver acquistato poco prima, al costo di 10 euro, la droga da Traore, che era solito sostare nei pressi del phone center.
Sulla base delle verifiche è stata avviata una attività di indagine con richiesta alla procura del 3 aprile di 3 anni fa. Traorè era molto scaltro e avvezzo allo spaccio di droga, tanto che cambiava il suo modus operandi modificando spesso il luogo degli incontri e le utenze telefoniche per i contatti.
Nonostante tutto ciò il 18 aprile del 2013 gli agenti si appostavano in piazza Fonte Diana per poter individuare l’individuo intento a spacciare droga. poco dopo uno degli operatori rimasto in ufficio per monitorare alcune telecamere approntate, li informava che un extracomunitario, visto di spalle, stava percorrendo la via Silvio Pellico e all’altezza del civico 9, esattamente al’altezza del luogo dove dimora l’indagato, si è fermato dove erano parcheggiati alcuni scooter e dopo aver aperto il sedile, prelevava qualcosa e poi si è allontanato.
L’agente ha fornito le descrizioni degli abiti indossati dall’extracomunitario. Gli altri due colleghi hanno notato arrivare in piazza Fonte Diana l’extracomunitario Traore, vestito come indicato dal collega, che attraversava la piazza per poi percorrere la via Calogero. L’extracomunitario si accorgeva della presenza degli agenti e si dava alla fuga in direzione via San Biagio, facendo perdere le proprie tracce.
Traore si faceva vedere sempre meno presso la sua abitazione abituale e cambiava anche il luogo dove effettuare le conseguenze. Nel corso dell’indagine è emerso che nel corso delle intercettazioni lo spacciatore, alias John, era solito incontrare personalmente gli acquirenti dopo contatti telefonici e spesso cambiava il luogo dell’incontro per non essere sottoposto a controlli.
Pochi attimi di conversazione erano sufficienti ad un acquirente per comprendere se Traore aveva la disponibilità o meno di droga.
Sono stati più di 80 i casi di cessione accertati nei confronti dello spacciatore che periodicamente gettava il telefono e cambiava numero e anche piazza di spaccio. L’uomoo, che era inoltre sottoposto all’obbligo di firma al commissariato di Comiso, ad un certo punto ha fatto perdere le proprie tracce abbandonado definitivamente la città.
Le ricerche sono state rese difficoltose dalla sua condizione di soggetto in attesa di permesso di soggiorno per protezione sussidiaria e senza alcun vincolo sul territorio nazionale, quindi girovago e senza fissa dimora.
Maria Chiara Ferraù