Appalti in Sicilia, dopo il calo si prova a invertire la rotta

Il calo dei lavori pubblici in Sicilia è stato davvero netto, in questo 2016, come testimonia il crollo dei bandi pubblicati sulla Gurs Sicilia. Ma per la fine dell’anno il trend potrebbe essere invertito: ecco alcune delle opportunità a disposizione delle imprese.

Quasi il 60 per cento in meno rispetto ai primi otto mesi dell’anno scorso, appena 17 in tre mesi: questi sono gli ultimi, scoraggianti dati sui bandi in Regione Sicilia, resi noti dall’Osservatorio regionale dell’Ance dell’isola italiana sulla base di quanto pubblicato sulla Gurs.

Calano i bandi in Sicilia. Quella che infatti è rilevata è una sequenza davvero allarmante, con un crollo verticale che è addirittura aumentato da maggio, primo mese intero dopo l’approvazione e l’entrata in vigore del nuovo Codice degli appalti in Italia. Il trend al ribasso di bandi pubblicati sulla “Gazzetta Ufficiale Regione Sicilia” è iniziato già a gennaio, con appena 6 nuove gare, ed è proseguito a ritmi alterni (10 a febbraio, 8 a marzo, 23 ad aprile, accelerazione che ha preceduto il nuovo Codice), per poi subire il tracollo a maggio e nei mesi successivi. In complesso, la media di quest’anno è stata di 8 bandi al mese fino ad agosto.

Giù anche gli importi. L’Associazione dei costruttori edili siciliani, poi, fa il punto anche sul calo degli importi offerti alle imprese: le gare di lavori pubblici in Sicilia nel 2016, infatti, sono state mediamente meno ingenti del 45 per cento rispetto a quelle dell’anno precedente, toccando appena quota 103,9 milioni di euro in totale (nei primi otto mesi del 2015 si erano già superati i 189 milioni di euro).

Inversione di tendenza. Insomma, c’è crisi nel settore, anche se sembra che qualcosa stia cambiando, per fortuna. Selezionando la ricerca regionale dal database di Appaltitalia, il portale degli appalti nel nostro Paese, infatti, è possibile visualizzare una serie di nuove opportunità per le imprese, che dimostrano almeno una certa vitalità. Per questo, abbiamo selezionato alcuni dei principali appalti in Sicilia, così da offrire un servizio utile agli imprenditori che intendono partecipare a bandi e gare promossi dalla Pubblica Amministrazione meridionale.

I bandi della Regione Sicilia. Il nostro giro dei bandi in regione Sicilia comincia dal “completamento funzionale per l’allestimento museale della sede del Museo regionale della Ceramica sito nell’ex convento di S. Agostino nel Comune di Caltagirone”, che si rivela come uno dei più interessanti e cospicui. Emesso proprio dalla Regione Siciliana, questo appalto prevede un importo complessivo di 8,6 milioni di euro, come si legge nel documento che regola la procedura aperta per l’affidamento dei servizi attinenti all’architettura e all’ingegneria, nonché l’incarico professionale per la redazione della progettazione definitiva-esecutiva del progetto. La scadenza individuata per la presentazione delle offerte è il 4 novembre.

Servizi a Mazara del Vallo. Passiamo ora a vedere più da vicino gli appalti di servizi in Sicilia, cominciando dal bando pubblicato dal Comune di Mazara del Vallo. L’amministrazione locale, infatti, ha deciso di sperimentare un nuovo sistema per la raccolta dei rifiuti differenziati e indifferenziati in città, deliberando l’affidamento – al momento limitato per cinque mesi, in attesa dell’affidamento del servizio complessivo quinquennale da parte dell’Urega – dei servizi di raccolta differenziata e di spazzamento, raccolta e trasporto dei rifiuti indifferenziati, oltre che altri servizi di igiene pubblica. L’importo a base d’asta per questo intervento è di 1,7 milioni di euro e c’è tempo fino al 31 ottobre per candidare la propria impresa.

Assicurazioni a Palermo. L’ultimo provvedimento che segnaliamo è quello del Comune di Palermo, che ha dato il via a un bando per l’affidamento del servizio di copertura assicurativa biennale R.C.A e A.R.D. per gli automezzi di proprietà del Comune in forza all’autoparco comunale e all’autoparco del Corpo della Polizia Municipale per il periodo che va dal primo gennaio prossimo fino al 31 dicembre 2018. La scadenza dei termini è fissata al 3 novembre, mentre già il giorno successivo è prevista l’apertura delle buste per l’assegnazione del contratto.

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