È stato assicurato alla giustizia l’uomo che nel pomeriggio di martedì 13 settembre, alla guida di un’Alfa Romeo 156, aveva investito uccidendolo un ciclista lungo la strada statale che collega Pergusa ad Enna. Agenti della polizia di Stato hanno arrestato per il reato Pasquale Mingrino, pluripregiudicato anche per gravi reati, originario di Enna ma attualmente residente a Pietraperzia.
Mingrino, dopo aver investito e ucciso Maurizio Vaneria, operaio di Enna, si era dato alla fuga facendo perdere le proprie tracce, senza prestare soccorso alla vittima.
Gli agenti hanno ricercato incessantemente il veicolo che aveva provocato l’incidente mortale insieme a tutte le forze di polizia della provincia. Setacciati gli impianti di video sorveglianza della zona per individuare la via di fuga del pirata della strada. L’uomo aveva imboccato la statale 117 bis direzione Caltanissetta e da lì si erano perse le sue tracce.
Nella mattinata di ieri agenti della polizia stradale hanno individuato l’auto su cui viaggiava Mingrino, nei pressi di una autocarrozzeria dove si era recato proprio per eliminare dal veicolo i segni della violenta collisione. Mingrino, avvedutosi della presenza dei poliziotti, si è dato alla fuga a bordo dell’Alfa Romeo segnalata che aveva il parabrezza quasi del tutto frantumato.
L’uomo in questura ha ammesso le proprie responsabilità. Inoltre è stato accertato che il veicolo incriminato era sprovvisto di copertura assicurativa. A seguito delle risultanze investigative prodotte dagli organi procedenti ed in particolare della squadra mobile, l’uomo è stato sottoposto a fermo di indiziato di delitto di iniziativa della polizia giudiziaria per omicidio stradale, aggravato sia dalla fuga che dalla mancanza di copertura assicurativa del veicolo e poi, successivamente, tradotto nel carcere di Enna.
Maria Chiara Ferraù