Questione porto in primo piano nel corso dell’ultima seduta del consiglio comunale di Milazzo (Me). All’ordine del giorno il piano regolatore del bacino portuale, ma alla fine il dibattito è stato allargato su altre problematiche connesse, prima tra tutte la soppressione dell’autorità portuale di Messina e l’accorpamento a Gioia Tauro, dove è anche destinata Milazzo. Registrata l’assenza di diversi consiglieri probabilmente perché la seduta si è svolta di mattina. Le forze politiche più che avviare un dibattito hanno ascoltato una dettagliata relazione letta dal consigliere Antonio Foti che, cifre alla mano, ha evidenziato l’importanza dello scalo mamertino nel contesto della portualità provinciale e regionale.
“L’attività di questo porto ha prodotto ben 8 milioni di euro dalle tasse portuali grazie allo sdoganamento dei prodotti petroliferi e quindi l’eventuale accorpamento del porto di Milazzo a Gioia Tauro, sarebbe una soluzione non ideale per la nostra città e il nostro scalo, ma funzionale ad altri bacini.
L’asse Messina-Milazzo-Reggio costituirebbe un percorso marittimo caratterizzato da un traffico costante per via della posizione geografica e strategica che occupa, da qui l’inutilità di un accorpamento con Gioia Tauro”. Un altro aspetto messo in evidenza da Foti riguarda la necessità di chiarezza relativa alla sede dell’autorità portuale, che per il consigliere deve restare su Messina, così come la necessità di far luce sul ruolo di Milazzo per la governance e le linee progettuale, in maniera tale da poter tracciare dei punti da consegnare all’amministrazione.
Suggerita anche l’unificazione fra il porto e il tessuto urbano attraverso un legame fra il lungomare Garibaldi e il molo Marullo, in maniera tale da creare una simbiosi fra centro storico e porto storico, creando un posto ideale per l’accoglienza del crocierismo. Ciò attraverso una rivalutazione del molo Marullo da adibire a parcheggi, in maniera tale fungere da filtro con la popolazione attraverso il verde pubblico creando un vero e proprio salotto della città. In questo contesto appare opportuna la rivalutazione dei Molini Lo Presti.
Un passaggio anche sull’Eco-porto, infrastruttura sicuramente importante a condizione però che venga realizzata contestualmente a servizi adeguatiper l’accoglienza e la viabilità. Il consigliere Pippo Midili si è soffermato su alcuni problemi attuali dello scalo mamertino: dall’impossibilità di imbarcare merci per via della mancanza di controlli riguardanti l’assenza di security e per motivi legati alla normativa. Ha evidenziato come il rilancio dei locali del Molo Marullo proposti da Foti siano di difficile attuazione perché di proprietà del Ministero, quindi destinati ad utilizzi alternativi.
Ha condiviso le perplessità sulla nascita dell’ecoporto nonostante lo ritenga una buona idea, ribadendo l’importanza di servizi e infrastrutture presenti sul luogo e ribadito la necessità di impegnarsi nel rispettare le opere inserite nel piano triennale e il bisogno di un dialogo con la giunta e il sindaco per discutere della creazione del collegamento Porto-Asse Viario.
Il consigliere Antonino Italiano infine ha ribadito la necessità di un’inversione di tendenza rispetto a quanto avvenuto oggi sollecitandole – e in tal senso un preciso appello è giunto dal presidente Gianfranco Nastasi – le forze politiche ad aprire un serio dialogo con l’autorità portuale, la capitaneria di porto e con tutte le ditte e gli enti privati operanti nel porto di Milazzo al fine di portare avanti una progettualità condivisa che permetta di rilanciare il water front e far sì che possa essere occasione di sviluppo e di crescita per la città.
Rodrigo Foti