C’è anche l’attuale sindaco di Canicattì (Ag) Ettore Di Ventura, eletto lo scorso giugno, fra i 12 consiglieri comunali accusati di danno erariale per l’aumento spropositato del gettone di presenza per le sedute d’aula e delle commissioni permanenti.
Il 16 ottobre del 2003 i dodici avevano votato a favore dell’aumento del gettone da poco più di 31 euro a 100 euro a seduta. Nel 2014 venne aperta dalla procura della Corte dei Conti di Palermo un’istruttoria che aveva ipotizzato un danno erariale di circa 600 mila euro per i gettoni di presenza pagati dal 2003 al 2014. Dopo l’istruttoria il consiglio comunale aveva riportato il gettone di presenza a 31 euro.
Maria Chiara Ferraù