Sono in corso le indagini sul progetto di attentato al pubblico ministero Federica Paiola in servizio al tribunale di Barcellona Pozzo di Gotto, nel messinese. A ideare l’attentato nei confronti del pm torinese sarebbe stato il milazzese Salvatore Veneziano in carcere dallo scorso 18 maggio dopo alcune indagini condotte proprio dal magistrato finita nel mirino.
Il giovane dal carcere avrebbe chiesto aiuto ad un palermitano e ad un calabrese. Veneziano, 22 anni, era stato arrestato per alcuni attentati incendiari di cui è sospettato e per aver molestate l’ex fidanzata alla quale ha distrutto la pizzeria.
La Paiola avrebbe dovuto essere uccisa mentre da Milazzo, senza scorta, andava a Barcellona Pozzo di Gotto. Sul piano di attentato sta indagando la procura di Reggio Calabria.
Veneziano, secondo gli accertamenti dei carabinieri, era la figura di braccio armato nel sistema del racket delle estorsioni di Milazzo e dintorni. Non solo sarebbe l’autore della maggior parte degli incendi di auto e di mezzi da cantiere, ma era lui a confezionare bottigliette incendiare e depositarle agli imprenditori vittime del pizzo. Veneziano era anche solito vantarsi delle sue “bravate” soprattutto per impressionare le ragazze.
(foto Grandangoloagrigento)