Una coppia di Zafferana Etnea (Ct), Lucio Patanè, 42 anni ,lui e lei 30 anni, sono stati arrestati dai militari dell’aliquota operativa dei carabinieri della stazione di Giarre in esecuzione di una misura cautelare emessa dal Gip del tribunale lo scorso 22 agosto. I due sono accusati di tentata estorsione.
I fatti risalgono al 2014 quando nell’ambito delle indagini dell’operazione denominata Nerone, sono stati ricostruiti fenomeni delinquenziali quali furti, danneggiamenti di autovetture oltre che di immobili ad uso privato e commerciale, anche attraverso l’utilizzo del fuoco a Zafferana Etnea.
Figura di spicco era una trentenne, titolare di uno stand per il commercio abusivo del miele e Lucio Patanè, amante della donna e temuto dalla popolazione locale per la sua indole delinquenziale spregiudicata e violenta, tale da indurre in una condizione di totale assoggettamento i propri concittadini che lo avevano soprannominato “Nerone”.
Oltre a tentata estorsione aggravata e danneggiamento aggravato, la donna è stata individuata quale determinatrice e l’uomo esecutore materiale per la devastazione di un’azienda agricola a Zafferana, danneggiando in più circostanze materiali e macchinari, tentando così di procurare alla donna un ingiusto profitto economico in danno dell’imprenditore concorrente.
Nelle stesse indagini sono emerse chiare responsabilità a carico di Lucio Patanè soltanto, per il danneggiamento con il fuoco dell’auto di un cittadino di Zafferana Etnea per presunti motivi di rivalsa personale. L’uomo è stato associato al carcere di Catania piazza Lanza, mentre la donna è stata ristretta ai domiciliari su disposizione dell’Autorità giudiziaria.
Maria Chiara Ferraù