Aveva appena intascato una mazzetta di 3 mila euro, ma è stato arrestato dai Carabinieri della compagnia messinese di Barcellona Pozzo di Gotto. Le manette sono scattate ai polsi di Francesco Pirri, milazzese di 32 anni. L’uomo è stato bloccato dopo prolungati servizi di osservazione e pedinamento. Aveva appena riscosso la somma da un commerciante a cui era stato detto che a Ferragosto e Natale avrebbe dovuto pagare altre rate di pizzo.
L’attività che ha poi consentito di stroncare l’ennesima estorsione sul territorio barcellonese ha ulteriormente confermato l’efficacia del dispositivo dell’Arma per contrastare il fenomeno. Gli investigatori, infatti, attraverso una intensa e continua attività informativa ed investigativa, sono riusciti a cogliere l’estorsore in flagranza di reato, dopo che aveva appena intascato la “mazzetta”.
Dopo le formalità di rito Pirri è stato rinchiuso nel carcere di Messina Gazzi. Nelle prossime ore il sostituto procuratore della Procura della Repubblica di Barcellona Pozzo di Gotto, Francesco Massara, richiederà la convalida dell’arresto.
Pirri è cognato di Alessandro Crisafulli, anche lui arrestato lo scorso 20 dicembre dai carabinieri del nucleo operativo della compagnia di Barcellona Pozzo di Gotto dopo aver intascato 2 mila euro provento di una estorsione appena riscossa dal titolare di un esercizio commerciale, sempre di Barcellona Pozzo di Gotto.
I carabinieri continuano a indagare per accertare se le richieste di denaro siano state avanzate anche nei confronti di altri commercianti dell’hinterland barcellonese.
Oggi al tribunale di Barcellona si è celebrato il cosiddetto processo Mustra. L’odierna udienza ha avuto ad oggetto ipotesi di estorsioni in danno di tre imprenditori che, senza paura, avevano denunciato i torti subiti.
Maria Chiara Ferraù