Le fiamme gialle a Licata nell’agrigentino hanno sequestrato due terreni e due camion frigo per un valore complessivo di oltre 100 mila euro in esecuzione di un sequestro finalizzato al recupero delle imposte evase.
Fino ad ora l’attività della finanza ha consentito di quantificare in sessanta tonnellate i prodotti ceduti in frode ad imprese clienti nazionali. Il sistema, posto in essere da un imprenditore di Licata, è stato caratterizzato alla mancata applicazione delle norme che disciplinano la corretta indicazione dell’origine della merce in violazione all’articolo 18 del regolamento Ce 178/2000.
L’azienda sottoposta a controlli importava vegetali dalla Tunisia per quasi cinque milioni di euro, collocandoli poi nella rete di distribuzione dei mercati nazionali e regionali. Spacciava inoltre frutta e verdura importata dal nord Africa come coltivata in Italia.
L’avvio delle indagini è scaturito da controlli di polizia tributaria che hanno evidenziato l’inosservanza dell’obbligo delle dichiarazioni fiscali e l’omesso versamento delle imposte dovute. L’imprenditore aveva occultato i registri contabili obbligatori, le fatture e le bollette doganali.
Maria Chiara Ferraù