Tortorici (Me): D’Uva, il ministero intervenga per il dissesto
La vicenda del comune di Tortorici in merito alla mancata dichiarazione del dissesto economico dell’Ente, arriva a Roma. Il portavoce alla camera del Movimento 5 stelle, Francesco d’Uva ha presentato, infatti, un’interrogazione in merito alla grave crisi economica e finanziaria del comune nebroideo che si protrae ormai da tanto tempo.
“Chiediamo che il Ministero – si legge nell’interrogazione – intervenga e verifichi le condizioni attuali del comune di Tortorici che, così come stabilito dall’ultima delibera della Corte dei Conti, dovrebbe dichiarare immediatamente il dissesto finanziario. Da tempo, infatti, la sezione Controllo ha la lente puntata su piani di riequilibrio “inaccettabili”, debiti nascosti, ricavi gonfiati e totale assenza della lotta all’evasione fiscale. Eppure – proseguono i parlamentari nazionali – ancora oggi sembrerebbe che l’amministrazione comunale faccia orecchie da mercante, aggravando la sua posizione e quella del futuro carico erariale dei cittadini”.
L’interrogazione, firmata da D’Uva e dal collega Alessio Villarosa, è indirizzata direttamente al ministero dell’Economia e delle finanze a cui si chiede l’immediato intervento. “La vicenda – sottolinea D’Uva – è più che preoccupante, considerando che più volte la sezione di controllo della Corte dei Conti si è espressa in maniera sfavorevole al piano di riequilibrio presentato dal comune di Tortorici”.
La situazione in cui versa economicamente il comune di Tortorici è grave e i parlamentari del Movimento 5 stelle ribadiscono nell’interrogazione come l’Ente non sembra voler porre un freno alla vicenda. “Per legge – concludono D’Uva e Villarosa – la non approvazione del piano di riequilibrio dovrebbe comportare la dichiarazione del dissesto finanziario, cosa che non è ancora avvenuta. Per questo abbiamo sollecitato il ministro affinché intervenga al più presto”.
Intanto qualche settimana fa si è insediato a Tortorici il commissario ad acta nominato dalla Regione per il dissesto che ha già acquisito le documentazioni necessari e ascoltato anche i sindacati.
Maria Chiara Ferraù