Il presidente della Regione siciliana, Rosario Crocetta, il prossimo martedì, 16 aprile, deporrà in corte d’Appello a Caltanissetta nell’ambito del processo a carico dei presunti ideatori di un progetto mafioso voluto dalla famiglia Emmanuello, per uccidere il governatore dell’isola e il giudice Giovambattista Tona.
In primo grado il processo si era concluso con 5 condanne e 3 assoluzioni. Dieci anni e 8 mesi erano stati inflitti a Emanuele Argenti (di Carmelo), 6 anni a Nicola Casciana, 8 anni a Alessandro Gambuto, 17 anni a Francesco Vella e la condanna più alta, a 16 anni, a Salvatore Terlati. Assolti per non aver commesso il fatto, invece, Emanuele Argenti (di Guido), Nunzio e Alessandro Emmanuello.
La condanna a morte di Crocetta era stata decretata perché l’ex sindaco simbolo dell’antimafia, aveva licenziato dal Comune la moglie di Daniele Emmanuello che risultava lavoratrice Rmi, reddito minimo di inserimento. Tona avrebbe dovuto pagare, invece, per la sua severità di magistrato integerrimo impegnato nei processi contro le cosche di Gela.