Gestiva la rete dei pusher operanti nelle principali piazze di spaccio di Palermo e viveva nel lusso. Possedeva due appartamenti e una villa a Carini, ma anche 5 veicoli per un valore complessivo di 600 mila euro. I beni sono stati sequestrati dalla finanza del capoluogo siciliano nell’ambito di indagini su un sodalizio criminale dedito al traffico e allo spaccio di cocaina.
Contestualmente sono state eseguite perquisizioni a Palermo, Carini, Lodi, Melegnano e Mazara del Vallo. Le indagini coordinate dal procuratore aggiunto Maria Teresa Principato e condotte dal Gico della finanza nel quartiere Zen 2 hanno consentito di ricostruire l’attività di traffico e spaccio di cocaina. I pusher erano capeggiati da Lausgi Khemais, 28 anni, palermitano disoccupato e pressoché nullatenente.
L’uomo conduceva una vita lussuosa, riciclando proventi del traffico di droga per oltre 200 mila euro, attraverso investimenti nel settore immobiliare come la villa di Carini dotata di piscina e di un sofisticato impianto di videosorveglianza. Gestiva anche una palestra pugilistica e un wine bar non più attivo al momento.
Per evitare ogni collegamento tra i beni e la sua stessa persona, aveva intestato i beni a fedeli prestanome, anche loro denunciati all’Autorità giudiziaria.
Maria Chiara Ferraù