Catania: operazione antidroga “Charmant”, 9 arresti

Nove persone in manette e un traffico di droga da 10 mila euro a settimana. Questi i numeri dell’operazione antidroga denominata “Charmant”, condotta dai Carabinieri tra Palagonia, Castel di Iudica ed Augusta. Le indagini erano state avviate dopo l’arresto di due persone trovate in possesso di oltre 50 grammi di eroina. Nove le persone arrestate.

Le manette sono scattate ai polsi di Massimo Agnello, 32enne di Palagonia; Giovanni Cantaro, 57enne di Augusta; Rosario Cocuzza, 36enne di Palagonia; Riccardo Distefano, 35enne di Castel di Iudica; Saverio Fagone, 39enne di Palagonia; Antonio Risciglione e Salvatore Santamaria, entrambi di Castel di Iudica, rispettivamente di 39 e 44 anni; Mario Vaccario e Angelo Trentino, 34 e 46 anni, entrambi di Palagonia.

Tutti dovranno rispondere, a vario titolo e in concorso tra loro, di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti. Le indagini erano state avviata nel 2008 in prosecuzione dell’operazione “Good year” che a giugno del 2006 aveva portato all’arresto di 22 persone e all’emissione di pesanti condanne, anche fino a 24 anni di reclusione. Grazie a quella operazione era stata smantellata una fitta rete locale di spacciatori che avevano trasformato Palagonia in un vero e proprio centro di eccellenza per lo spaccio di droga.

Nel corso delle indagini, grazie a numerosi servizi di osservazione, i Carabinieri sono riusciti ad individuare nel Bar “Charmant” (da qui il nome dell’operazione) del centro di Palagonia,  il punto di incontro dove gli indagati pianificavano la loro attività illecita. In merito, si tiene a precisare che i titolari dell’esercizio pubblico sono risultati completamente estranei ai fatti e che all’interno del bar non sono state riscontrate cessioni di stupefacenti.

Nel corso delle indagini, condotte prevalentemente con le classiche attività di osservazione, pedinamento e controllo, sono stati sequestrati vari quantitativi di sostanze stupefacenti del tipo hashish, marijuana, eroina e cocaina.

Caratteristiche le scelte dei luoghi di spaccio che hanno contribuito a rendere più difficili le investigazioni in quanto per la cessione degli stupefacenti gli indagati prediligevano siti rialzati rispetto al livello stradale, come “l’antenna” o “la cava” o zone decisamente isolate come le contrade di campagna tra le località di Palagonia, Castel di Iudica, Mineo e Ramacca, in modo da non essere sorpresi dagli eventuali interventi delle forze dell’ordine e poter occultare i proventi dell’attività di spaccio e disfarsi dello stupefacente. Al riguardo si è rivelato propizio l’impiego dell’elicottero dell’Arma che è stato in grado di monitorare dall’alto alcuni degli spostamenti degli arrestati.

Il volume di affari è stato ipotizzato in 10.000 euro a settimana per lo scambio di hashish, marijuana e cocaina, ma soprattutto eroina.

L’operazione ha così consentito di disarticolare una nuova rete di spacciatori e di dare un forte segnale alla popolazione di tutto il calatino che da tempo segnalava l’attività illecita.

Tutti gli arrestati, già gravati da numerosi precedenti penali specifici, sono stati tradotti presso la casa circondariale di Caltagirone a disposizione dell’Autorità Giudiziaria mandante.

 

Maria Chiara Ferraù

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