Sarebbe stata una discussione su un confine a segnare la fine della vita dell’imprenditore agricolo Giuseppe DEzio, 64 anni, assassinato a coltellate a Vittoria nel ragusano da alcuni confinante della sua proprietà in località Alcerito.
I carabinieri hanno fermato per l’omicidio tre persone, padre e due figli. L’inchiesta è affidata al sostituto procuratore Valentina Botti. Tra la vittima e i suoi accoltellatori non correva buon sangue.
Motivo della lite era l’utilizzo di una trazzera interpoderale che Dazio avrebbe chiuso ai suoi assassini. L’omicidio è avvenuto poco dopo mezzogiorno. Gli accoltellatori si sono subito dati alla fuga.
I carabinieri li hanno ritrovati in aperta campagna. Qui i militari dell’Arma hanno fermato un agricoltore di 68 anni e due suoi figli. Il sostituto procuratore Valentina Botti ha firmato il decreto di fermo indiziario di delitto per Gaetano Pepi, 70 anni e per i suoi tre figli Alessandro, Antonio e Marzo. I tre familiari dovranno rispondere del reato di omicidio volontario in concorso.
Al termine degli interrogatori i quattro non avrebbero confermato la stessa versione dei fatti e si sarebbero rimpallati le responsabilità. Il padre e i tre figli sono stati rinchiusi nel carcere di Ragusa, in attesa dell’interrogatorio di garanzia davanti al giudice per le indagini preliminari.
Maria Chiara Ferraù