Nuove rivelazioni sulla morte del fisico siciliano Ettore Majorana, scomparso il 25 marzo del 1938 e morto l’anno seguente. Non si sarebbe suicidato gettandosi dalla nave postale che lo riportava da Palermo a Napoli, dove insegnava all’università. La “nuova verità” è raccontata da un parente del fisico, Stefano Roncoroni, nel libro “Ettore Majorana, lo scomparso”.
Secondo il libro, il catanese Majorana fu ritrovato nel marzo del 1939, circa un anno dopo la scomparsa, da suo fratello maggiore, Salvatore Majorana. Roncoroni dice di aver saputo del ritrovamento di Majorana da suo padre, dallo stesso Salvatore e da Angelo Majorana, anche lui cugino di primo grado di Ettore.
Secondo Roncoroni Majorana aveva deciso di sparire e nessuno riuscì a convincerlo a tornare sui suoi passi. Inoltre, a settembre del 1939 un gesuita scrisse a Salvatore Majorana, comunicandogli di accettare la donazione che la famiglia faceva per l’istituzione di una borsa di studio da intitolare all’estinto fisico siciliano. Questo toglierebbe di mezzo anche l’ipotesi del suicidio. Una borsa di studio religiosa non si può dedicare a un uomo che si è volontariamente tolto la vita.