Dopo l’intervento del poliziotto libero dal servizio, sono continuate le indagini sulla rapina compiuta nei giorni scorsi nella zona industriale di Misterbianco, centro alle porte di Catania.
Le manette sono scattate ai polsi di Giosuè Lo Cascio, 18 anni, incensurato, già indagato in stato di irreperibilità. Il giovane è ritenuto responsabile, in concorso con il pregiudicato 27enne Giuseppe Aurora e Salvatore Cosenz, 22 anni, questi ultimi già arrestati, dei reati di rapina aggravata e lesioni aggravate.
I fatti risalgono allo scorso 16 ottobre quando una Mercedes classe C con a bordo i tre malviventi entrava nel parcheggio di un esercizio commerciale della zona industriale. Mentre l’autista rimaneva a bordo, gli altri due complici, uno con il volto coperto da passamontagna e l’altro con una maschera di carnevale da vecchio, di cui uno dei due armato di pistola, hanno fatto irruzione nel negozio facendosi consegnare i soldi in cassa, circa 500 euro.
Mentre era in corso l’azione criminosa, un agente della squadra mobile, sezione contrasto al crimine diffuso, libero dal servizio e senza arma di ordinanza, era appena uscito dal negozio in compagnia della moglie e dei figli minorenni. Dopo aver sistemato gli acquisti in auto, con coraggio si è posizionato davanti all’uscita del negozio. Non appena i due malviventi sono usciti dal negozio, l’agente si è avventato contro il rapinatore più alto e corpulento che era in possesso della pistola, nel tentativo di bloccarlo e disarmarlo. Dopo una violenta colluttazione il poliziotto è riuscito a togliere il passamontagna al rapinatore armato.
Il poliziotto, colpito alla testa con l’arma, ferito e sanguinante, ha tentato di bloccare la fuga del veicolo aggrappandosi allo sportello lato guidatore. La partenza dell’auto ha provocato la caduta del poliziotto che, però, era riuscito a vedere bene il volto del rapinatore armato, avendogli tolto il passamontagna, e del complice a bordo della Mercedes.
Le indagini hanno portato al ritrovamento dell’auto in viale Bummacaro nel rione Librino. Il mezzo era di proprietà di Giuseppe Aurora, con precedenti per rapina, riconosciuto dall’agente proprio per il guidatore dell’auto. Intanto le indagini hanno permesso di individuare e identificare gli altri due complici, ricercati una prima volta senza risultato.
Lo scorso 18 ottobre sono stati arrestati Aurora e Cosenza. Le ricerche di Lo Cascio risultavano vane e il giovaen era stato denunciato in stato di irreperibilità. Ieri pomeriggio è stato rintracciato nel rione Monte Po, sottoposto agli arresti domiciliari.
Maria Chiara Ferraù