Appuntamento domani e domenica a Chiaramonte Gulfi,centro in provincia di Ragusa, con un convegno a cui parteciperanno relatori nazionali e internazionali per il lancio del progetto “Archivio degli Iblei” e una festa per Terramatta, il film tratto dal racconto autobiografico di Vincenzo Rabito, alla cui proiezione tutti sono invitati.
Dalla preziosa esperienza e dal successo di Terra Matta, prima il libro e poi il film, nasce L’Archivio degli Iblei , un progetto per la valorizzazione del patrimonio storico, paesaggistico, documentario e iconografico degli Iblei, attraverso la realizzazione di un grande portale web.
Grazie alla più larga e qualificata partecipazione, sarà un punto di riferimento per chi opera nel territorio, un’occasione di visibilità oltre i confini regionali e nazionali, un originale esempio di positiva collaborazione fra enti e soggetti diversi nella comune convinzione che la risorsa “cultura” sia un bene prezioso per la comprensione del presente e per la progettazione del futuro, anche a partire dalla consapevolezza del proprio passato. Sarà occasione per iniziative sul territorio destinate al mondo della scuola e alla collettività, anche attraverso la ricerca di preziose sinergie con enti istituzioni diverse, dall’Archivio nazionale dei Diari di Pieve Santo Stefano a Wikimedia Italia al Ministero per i Beni e le Attività culturali, per fare solo qualche esempio.
Il progetto, patrocinato dal Comune di Chiaramonte Gulfi, dall’Università di Catania e da Cliomedia Officina, con il sostegno della Banca Agricola Popolare di Ragusa, nasce da un’idea di Chiara Ottaviano, produttrice di Terramatta, il film di Costanza Quatriglio presentato alla Mostra internazionale del cinema di Venezia e già vincitore di numerosi premi. La manifestazione di lancio è sostenuta dall’Amministrazione comunale di Chiaramonte Gulfi, il paese di Vincenzo Rabito, che si candida ad essere sede dell’iniziativa.
All’Archivio degli Iblei sono dedicate la mattina e il pomeriggio di sabato 23. Alle ore 10, dopo i saluti delle autorità, avrà inizio la Tavola rotonda. Introdurrà i lavori Chiara Ottaviano, che con Cliomedia Officina è impegnata nel progetto terra matta sin dalla sua ideazione. Un primo abbozzo dell’Archivio degli Iblei, che presto sarà un portale autonomo, è già navigabile in www.progettoterramatta.it .Giuseppe Barone, dell’Università degli Studi di Catania, ricorderà l’importante tradizione di studi ottocentesca dell’antica contea di Modica, poi interrottasi nel Novecento, rivolta al mondo della cultura popolare. La memoria e le fonti orali nella ricerca storiografica sarà il tema affrontato dal prof. Rosario Mangiameli, sempre dell’ Università di Catania. Gli ultimi due interventi testimoniano il respiro nazionale e internazionale che intende avere il progetto, pur saldamente ancorato alla comunità locale. Il prof Camillo Brezzi, dell’Archivio Nazionale dei Diari di Pieve Santo Stefano, racconterà l’esperienza di Pieve e darà comunicazione dell’accordo di collaborazione con l’Archivio degli Iblei. Il titolo dell’intervento di David Moss, presidente dell’Australasian Centre for Italian Studies, è Terramatta in viaggio: oltralpe e oltreoceano. Non si tratta solo di un auspicio. Nel corso del meeting annuale dell’ACIS, che si terrà il prossimo dicembre ad Adelaide, si svolgerà infatti una tavola rotonda fra studiosi di varia provenienza dedicata proprio a Terra Matta, il dattiloscritto del cantoniere chiaramontano diventato, inaspettatamente, caso letterario e film di successo. Nel pomeriggio, a partire dalle 15, sono previsti gli interventi degli studiosi e degli operatori culturali della provincia che intendono aderire al progetto arricchendolo di idee e contenuti.
I festeggiamenti per Terramatta; Il Novecento italiano di Vincenzo Rabito analfabeta siciliano avranno inizio alle 18,15 del sabato con la proiezione del film a cui seguirà alle 19,30 l’incontro con la regista Costanza Quatriglio, l’attore Roberto Nobile, la produttrice Chiara Ottaviano, Turi e Tano Rabito, figli di Vincenzo. Il terzo fratello, Giovanni Rabito, vive a Sydney, in Australia. Domenica 25 la festa continua. A partire dalle ore 17, il film sarà proiettato a ciclo continuo con ingresso libero. Fuori dalla sala Sciascia sono previste registrazioni in video per raccogliere le opinioni dei chiaramontani . Costanza Quatriglio e Roberto Nobile saranno anche loro in piazza.
Un convegno con relatori nazionali e internazionali per il lancio del progetto “Archivio degli Iblei” e una festa per “Terramatta”, il film tratto dal racconto autobiografico di Vincenzo Rabito, alla cui proiezione tutti sono invitati.
Per informazioni sul convegno e prenotazioni per le varie proiezioni: Tel 0932 928049; cell 3316790077.
Per Archivio degli Iblei: chiara.ottaviano@cliomediaofficina.it; cell 3357198622
Nell’intervallo di pranzo del convegno è previsto un buffet “a tema” per tutti gli intervenuti
A tavola con TERRA MATTA
Menu del giorno
IL PANE … “io aveva solo il manciare per 4 ciorne, che mia madre mi aveva dato 4 pane di un chilo. E quella era la mia propietà”. Settembre 1912
IL FORMAGGIO. “Il massaro Matteo quardava la pagnotta e il vino e il formaggio e si ha fatto la croce, perché io aveva manciato assaie. E sua moglie restavo con la bocca aperta a vedereme manciare”. Gennaio 1913
LE SCACCE DI RICOTTA. “E così, verso li ore 4, mia madre aveva reimpito il zaino di manciare, di scaccie di recotta… i miei fratelli Vito e Paolo mi hanno venuto a scompagnare per fina al cimitero, e così ci abiammo baciato con Vito e Paolo, ni abiammo messo a piancere uno con l’altro.… Vicino Carpentiere ci arreposammo, manciammo scacce, pastiere e una butiglia di quello bello vino ci abiammo beuto, e ci abiammo messo in marcia”. Giugno 1916
CECI E FAVE ABBRUSTOLITE. “Poi, mi sono seduto e mi sono messo ammanciare, e mentre che manciava hanno venuto 4 racazzette per vedere il ponte. Io manciava e queste ragazze mi quardavino. Allora ci ho fatto segnale e hanno venuto. Io mi pareva che erino come li picciridde della Sicilia, che ci piaceno li fave attorrate e li cicere atorrate e le nocidde mirecane attorrate. Io ni aveva portato tante di Chiaramonte per passareme il tempo emmanciare, perché era più picolo dei picole per queste cose”. Settembre 1918
IL VINO. “A mia moglie, che ine di l’Art’Etalia, ci piace il vino della Sicilia” . Io, sentento questo, pare che mi davino umpremio, e ci ho detto: – Non ti priucupare, che un bello buteglione di vino ti lo porto fra 4, 5 ciorne. E io, quanto dico una parola, la faccio. .. Così, io a Vittoria ci voleva antare, per quella parola che aveva dato per il vino buono, che Vittoria era la mamma del vino buono, e voleva fare una buona comparssa”. Febbraio 1940
IL SALAME. “Così, traso, posai la valice, prese la butiglia del vino, vaio ni Ture Revietto, compro il vino, prese umpezzo di salame e una crossa pagnotta, e ci abiammo messo ammanciare”. Autunno 1943
LA RICOTTA … “quella matina, il freddo e il celo, al povero, si lovava la pelle. E io cercava di dareme aiuto e cercava dove mi poteva restorare, e disse: «Ora vedo dove c’ene fumo nelle case vicino, e così fanno la recotta e mi la vato ammanciare, se mi la ventono. E poi, mentre esci il sole e squaglia il celo, e, finento di mamciareme la recotta, mi ne vato allavorare». E così davero fece. E così, di quella ciornata impuoi, io, in quella strada, deventai amico di tutte. E nel tempo di ummese mi offatto amicecon tutte li massare, che mi ammitavino tutte per mancia reme la recotta. Ed era prinotato per tutte li matine, con il mio sapere fare”. Gennaio 1945
LA SALSICCIA. “Turiddo, domane partiemmo per Roma! – E Turiddo, come intese «Roma», che non ci aveva stato mai, pare che aveva preso 10 milione con la Sisilala, di quanto era contente. Io mi aveva portato una valice di manciare e 2 chila di salsicia per manciare per strada io e Turiddo, e lire 30.000 mila lire mi aveva portato per il viaggio”. Settembre 1959
LA TAVOLA DI PASQUA. “E così, davero, il ciorno 27 di marzo, davero, è arrevato Ciovanne, con Ciuliana e Calletto, suo figlio. Vedete che contentezza che abiammo auto in famiglia, che venne Ciovanne a farese Pascua inziemme … Così io, subito, ho cominciato a comperare tanto manciare: abiammo fatto 10 scaccie di recotta, pastiere, biscotte,10 cuoste di maiale, 5 litre di vino aveva comprato a Chiaramonte, di quello di 18 crade, pastiere di spenacia e di birocole, tante porpette …Abiammo fatto una bellissima festa di Pascua dell’anno 1970, tutta la famigliainziemme”. Pasqua 1970
E altre specialità della tradizione enogastronomica di Chiaramonte Gulfi