La giunta municipale di San Pier Niceto, centro in provincia di Messina, ha deliberato il netto no all’utilizzo di combustibile solido secondario alla centrale termoelettrica o di qualsiasi altro sottoprodotto derivato dai rifiuti.
La Giunta ha mostrato la sua assoluta contrarietà alla realizzazione di impianti per l’incenerimento o termovalorizzazione dei rifiuti e loro derivati e una ferma opposizione all’articolo 35 dello Sblocca Italia, in contrasto con la normativa europea e l’art. 32 della Costituzione italiana in temi di salute e tutela dell’ambiente.
In particolare, la delibera si concentra sulla normative europea e nazionale sugli impatti ambientali e sanitari prodotti da un impianto di incenerimento dei rifiuti. L’esecutivo municipale ha richiesto una stretta e rigida applicazione della normativa vigente italiana ed europea in materia di tutela della salute e dell’ambiente, l’approvazione e il finanziamento del piano di risanamento ambientale dell’aerca di Milazzo Valle del Mela da parte della REgione siciliana e l’avvito dell’attività di bonifica nel sito di interesse nazionale per le bonifiche dell’area industriale di Milazzo.
“La tutela della salute pubblica è al primo posto dell’agenda politica dell’amministrazione comunale – dichiara l’assessore Rocco Maimone – in un territorio dichiarato ad elevato rischio di crisi ambientale nel quale si registrano problemi sanitari non è più accettabile insediare altre industrie e/o impianti potenzialmente nocivi per la salute pubblica e l’ambiente”.
Già il consiglio comunale di SAn Pier Niceto si era espresso in tal senso a settembre del 2014 dicendo no all’unanimità all’utilizzo del CSS. La delibera di oggi è un atto rafforzativo che in modo chiaro e senza nessun equivoco dimostra la netta contrarietà alla realizzazione di un inceneritore sul territorio dell’area ad elevato rischio di crisi ambientale. Le associazioni ambientaliste e i comitati dei cittadini possono ritenere l’intera amministrazione comunale presente e vicina in ogni iniziativa che intraprenderanno contro l’utilizzo del CSS alla centrale termoelettrica di SAn Filippo del Mela. Sicuramente – conclude l’assessore – sia la giunta che il consiglio intraprenderanno ogni tipo di azione per contrastare la realizzazione di un ulteriore impianto industriale.
Il futuro del territorio deve assolutamente passare attraverso le bonifiche e il risanamento e bisogna progettare un nuovo volano economico incentrato sul turismo con l’immenso patrimonio storico artistico architettonico e naturalistico e sull’agricoltura”.
La delibera è stata inoltrata a decine di enti ed istituzioni.
Rodrigo Foti