Il giornalista Mario Cavaleri a sindaco di Messina. La proposta arriva da un gruppo di professionisti.
“Nell’attuale momento di incertezza politica – si legge nel documento – si avverte ancora di più il bisogno di rilanciare la nostra Città. Sono tante, troppe, le questioni irrisolte e il primo grande errore è non avere individuato lo scenario di crescita in prospettiva, se privilegiare l’intrapresa turistica, commerciale, industriale o altro ancora e come coniugarle. Oggi il declino è sotto gli occhi di tutti: “cervelli in fuga” specie tra i giovani perché di fatto Messina è solo “transito”. Zona falcata, Fiera, baracche, carenze infrastrutturali, dissesto idrogeologico, accoglienza turistica, valorizzazione di itinerari storico-culturali, Teatro Vittorio Emanuele, servizi pubblici: sono solo alcuni esempi di problemi complessi che si trascinano da anni senza soluzione, affrontati costantemente con politiche dell’emergenza.
La necessità di trovare, nel prossimo appuntamento elettorale, un candidato Sindaco e una squadra di governo di alto livello, capace di rispondere veramente alle esigenze del territorio, dare linfa e nuovo entusiasmo al mondo delle professioni e della produzione, risvegliare una “bella addormentata” diventa impellente.
A nome di un numeroso gruppo di professionisti di vari Ordini, desideriamo essere propositivi e lanciare un appello a tutte le forze responsabili: il candidato Sindaco deve saper superare la logica degli schieramenti, serve una personalità al di fuori degli schemi di partito e che appaia agli occhi di tutti super partes.
Riteniamo che il dott. Mario Cavaleri, giornalista, di cui abbiamo seguito e apprezzato articoli e commenti politici volti a valorizzare buone idee e azioni propositive, possa rappresentare il punto di riferimento della convergenza delle componenti politiche, professionali, sociali e giovanili, funzionale a costruire finalmente un nuovo percorso della Città.
E’ questo il nostro appello che speriamo possa essere accolto e condiviso in modo trasversale da tanti, rappresentando secondo noi un modo nuovo di procedere e in grado di evitare irrigidimenti che non hanno mai fatto il bene della Collettività. C’è bisogno di uno sforzo corale che anche i partiti non possono non riconoscere come essenziale in questo specifico momento storico”.
Giacomo Caudo
Gaetano Cincotta
Stefano Leonardi