Continuano a Tortorici, centro nebroideo in provincia di Messina, i problemi legati alla mancata raccolta dei rifiuti. Per sensibilizzare i cittadini sulla vicenda il movimento “Uniti per cambiare Tortorici” ha organizzato una manifestazione nella centrale piazza Zumbo.
Gli attivisti del movimento, approfittando del giorno di maggiore affluenza in centro dei cittadini per via del mercato settimanale, con lo slogan “rifiutiamo questo sistema” hanno puntato l’attenzione sull’importanza della raccolta differenziata.
È stato ricordato che nel 2013 il comune oricense si era costituito Aro indipendente prendendosi cioè carico del servizio di raccolta dei rifiuti. Un servizio che poi non è riuscito a gestire con propri mezzi, procedendo così al noleggio di un auto compattatore con autista per 420 euro più Iva al giorno per il 2013. Nel 2014 è poi iniziata la raccolta porta a porto, anche se a singhiozzo, soprattutto nelle borgate più lontane dal centro storico. Il comune ha quindi deciso di noleggiare due vasche e quattro unità lavorative da affiancare ai dipendenti comunali. Questo fino allo scorso giugno quando l’amministrazione ha deciso di effettuare il servizio di raccolta dei rifiuti con i mezzi propri che, a quanto sembrerebbe, si sono rivelati insufficienti. “Non sarebbe stato più opportuno acquistare mezzi propri anziché perseverare con il nolo? – si chiedono dal movimento Uniti per cambiare Tortorici – Questa raccolta a singhiozzo crea nel paese rifiuti in ogni dove, violi male odoranti, rischio igienico sanitario, decadimento del decoro urbano, disagio sociale e genera malcontento tra la popolazione, rendendo insostenibile la situazione”.
Il movimento oricense punta il dito contro la prassi ormai consolidatasi di effettuare la raccolta dei rifiuti in maniera indiscriminata, “sbeffeggiando chi con sacrificio e senso civico differenzia correttamente, ottenendo come risultato la disincentivazione alla separazione dei rifiuti”. Gli attivisti di Uniti per cambiare Tortorici chiedono all’amministrazione di adottare gli strumenti per “migliorare le percentuali del prodotto differenziato, in modo da ottenere un comune più pulito e costi in bolletta moderati”.
Maria Chiara Ferraù