Domenica 21 giugno a Ragusa va in scena Il malato immaginario di Moliere a cura del teatro Utopia. L’appuntamento sarà alle 19.00 presso Agorà a Ragusa-Santa Croce camerina, area ex mercatone europa.
Un’iniziativa organizzata grazie alla collaborazione del centro studi Feliciano Rossitto, del centro servizi culturali e di Monto di luci. In scena: Giorgio Sparacino, Ornella Cappello, Federica Bisceglia, Corinne Minardo, Marco e Pippo Antoci, Giorgio Gurrieri, Michele Corallo, Pippo Di Noto, Vincenzo Nicolosi, Pino Arestia, Natalina Lotta.
Scenografia e arredi di Bernd Leuchtenberger. Luci e fonica sono affidati a Davide Criscione, mentre i costumi sono curati da Natalina Lotta. Trucco e parrucco di Antonio Pluchino. Musiche di Jean-Baptiste-Lully
Si tratta di un omaggio al grande commediografo e attore teatrale francese, Molière (pseudonimo di Jaen-Bapitiste Poquelin). L’architettura scenica ha come oggetto della propria satira sia la mania ipocondriaca del malato sia l’imperizia dei medici che cercano di prendersene cura. Si intrecciano così molte scene caratterizzate dalla presenza di figure caricaturali di medici dai nomi e dagli atteggiamenti più ridicoli.
L’opera di Molière pone, a partire dal titolo, due problemi. Due “altrove” dell’Essere: la Malattia e l’Immaginario. Il titolo è ambiguo e, probabilmente, vela il senso profondo. E’ la storia di un Malato (soggetto) Immaginario (predicato), oppure è l’Immaginario (soggetto) malato (predicato)?
In fondo basta spostare l’enfasi su una parola piuttosto che un’altra e cambia tutto! Si tratta di un lavoro impegnativo che riscrive la celebre e ultima opera dell’autore francese il cui titolo sta ad indicare una doppia chiave di lettura.
Maria Chiara Ferraù