Riceviamo e pubblichiamo
La notizia è ufficiale. Lo storico presidente dell’Associazione Commercianti e Imprenditori Brolesi, Carmelo Ioppolo, personaggio avanguardista e poliedrico, dopo tre mandati consecutivi che lo hanno visto riconfermato all’unanimità, ha lasciato le redini dell’associazione antiracket Brolese dopo nove anni di vicepresidenza e otto da presidente. A susseguirgli sarà Mario Castrovinci, già vicepresidente e imprenditore della ormai poco ridente cittadina tirrenica del comprensorio nebroideo.
“Una tappa obbligata la mia – ha dichiarato Carmelo Ioppolo – che mi ha portato a riflettere lungamente sul necessario ricambio generazionale opportuno ad una realtà storica e portante come l’ACIB, con la sua storia, la sua identità e la libertà che l’ha sempre contraddistinta”. E già, perché di quanto appunto dichiarato, Ioppolo ne ha sempre fatto manforte in ogni occasione; anche quando l’ACIB, ritenuta da qualche immediatamente disilluso farabutto un’acquasantiera nella quale potersi lavare la coscienza con secondi fini, supervisionava, sempre attenta, ai bisogni comuni di quei commercianti in difficoltà, vittime di racket o estorsioni. Una realtà sempre in movimento, in quella che è la storica sede di Via Libertà che, in questi anni, ha rappresentato un punto di aggregazione per tutti quelli che si sono convintamente rispecchiati negli ideali si Libertà e Giustizia Sociale. Una realtà con un codice etico importante, sempre apartitica, ma mai disattenta sulle tematiche volte al conseguimento del Bene Comune. Lontana da padrini, da dictat superiori, se non quelli di un direttivo e di un gruppo di soci bene amalgamato che procedendo con intenti comuni, ha sempre condotto delle battaglie propositive volte al miglioramento globale di una comunità, di un comprensorio. Nessun padrino, di nessuna natura: un postulato inderogabile e obbligatorio. L’ACIB: una realtà che a Brolo ha fatto e ha regalato pagine di storia che difficilmente saranno dimenticate dai più.
Con le dimissioni di Carmelo Ioppolo, giunte forse nel periodo più complesso che l’antimafia in generale sta attraversando sanciscono, di fatto, la fine di un’era; la chiusura di un passato che ormai ci si lascia alle spalle con l’incertezza di un presente fiacco, forzato, apparentemente demolito. Ed è proprio dalle ceneri di quella fenicia araba che sembra non solo non voler rinascere più bella, ma addirittura non voler rinascere per niente che l’Associazione Commercianti e Imprenditori Brolesi si rinnova, con l’intento di aggregare, di farsi portavoce dei bisogni di chi denuncia, di accompagnare passo passo chi ha il coraggio di dire no alle estorsioni, alla prepotenza.
Ma a Brolo l’ACIB è stata promotrice di cultura, di arte, di spettacolo, di kermesse teatrali, di EXPO. Come dimenticare le manifestazioni di promozione sociale che negli anni erano diventate un appuntamento fisso e che rappresentavano il fiore all’occhiello di una Brolo che cresceva, culturalmente, moralmente, intellettualmente. Di quella Brolo che ha visto artisti, band, presentazioni di libri, fiere, spettacoli teatrali, concerti, attori, corsi di approfondimento, convegni, in quel sodalizio con l’Associazione Peppino Impastato, quando a Brolo queste scienze erano sconosciute ai più; e come dimenticare il ruolo Politico dell’ACIB, in quelle lotte comuni sul caro acqua, sulla sicurezza, sulle strisce blu e sulla video sorveglianza. Ma l’ACIB, a Brolo, ha promosso e realizzato il sistema di filodiffusione sonora, utile non solo per la propagazione delle canzoncine natalizie per le strade addobbate a festa, ma di sostanziale utilità anche per operazioni d’urgenza e d’eventuali evacuazioni da parte della protezione civile. Ma l’ACIB, a sue spese, ha curato la progettazione, realizzato e mantenuto nel tempo il sistema di videosorveglianza del paese di Brolo, uno tra i primi ad aver goduto di un tale sistema di prevenzione. Ma a Brolo l’ACIB ha curato per anni la rassegna del cinema dedicata ai ragazzi, divenuto un appuntamento tra quelli che mancano di più, in una Brolo ormai privata persino del suo Cineteatro. E come non menzionare la Kermesse Fiera Sposi, che per undici edizioni era ormai divenuta un punto di incontro di tanta e tanta gente che per tre giorni invadeva il Paesello che diventava vivo e da esempio per il comprensorio.
Ma questo è solo il fumo dell’arrosto. Già, perché le più grandi vittorie l’ACIB le ha sempre vinte in sordina, senza far proclami; tra i corridoi dei palazzi di giustizia, nelle aule di Tribunale, tra i banchi dei testimoni nelle plurime costituzioni di parte civile per i processi che hanno riguardato Brolo in questi quasi 24 anni di storia, di quando la stessa Brolo era il crocevia tra le famiglie malavitose dell’oricense e barcellonese.
Spesso troppo all’avanguardia, l’Associazione ACIB, nel sodalizio con la Impastato, realizzarono una Kermesse storica nel 2012, dedicata allo stesso attivista di Cinisi, barbaramente assassinato nel 1978 che vide a Brolo, per tre giorni, i familiari delle Vittime di Mafia, giornalisti del Fatto Quotidiano del calibro di Giuseppe Lo Bianco e che ospitarono sul Palco del Teatro Brolese dedicato a Buttitta la terza ed ultima replica dello spettacolo Presa di Coscienza del quale faceva parte l’allora attivista Maria Teresa Collica, divenuta, solo l’anno successivo, il sindaco di Barcellona Pozzo di Gotto. Quella volta i primi scranni del Teatro furono occupati dalla famiglia Manca e dalla famiglia Parmaliana. Ma in quella occasione a Brolo si svolse la prima fiera del libro antimafia, presso il Palatenda, alla quale aderirono case editrici e commercianti; format che, successivamente, ispirò manifestazioni di carattere nazionale di ben più alta portata. Brolo vide, in quel periodo, manifestazioni sul lungomare, al castello, nella villa comunale: tutte curate da capo a fondo dalle due associazioni Brolesi, che si sono sempre fatte carico di oneri e onori. E come non menzionare i tributi a Sandro Pertini e Giorgio Gaber svoltisi a Piraino sotto l’era Campisi. La fiaccolata di 37 chilometri dedicata a Falcone nell’anniversario della sua morte e la tre giorni dedicata, cinquantasette giorni dopo, a Paolo Borsellino che vide la partecipazione di ben 13 paesi del comprensorio nebroideo.
L’ACIB ha vinto le sue battaglie nelle aule di scuola, per le strade delle città-antistato, ove la delinquenza ha regnato sovrana. Una Brolo degnamente rappresentata in ogni occasione pubblica e istituzionale, sempre presente e attenta ai problemi di una società sempre più affetta dal disinteresse e dalla complicità.
Questa è, in sintesi, l’eredita che il nuovo presidente, Mario Castrovinci, raccoglie con orgoglio e con una vena di emozione: “E da domani già al lavoro!” ha dichiarato il neo presidente.
Ioppolo continuerà ad affiancarlo nel ruolo di Vicepresidente, assieme alla commerciante Nancy Decimo. Confermato, come tesoriere dell’Associazione, Carmelo Cusmà.
Un augurio al nuovo presidente con la speranza di poter tenere ancora alto il nome di un’associazione fiore all’occhiello della cittadina del Castello.
Sonny Foschino