Gli chiedevano 2 mila euro a Pasqua e Natale per sostentare le proprie famiglie. Ma lui, il cuoco palermitano Natale Giunta, non ha accettato il ricatto e ha denunciato l’accaduto ai Carabinieri che hanno arrestato questa mattina 4 presunti esponenti di Cosa nostra. Le manette sono scattate ai polsi di Antonino Ciresi, 70 anni, di Monreale; dei palermitani Maurizio Lucchese, 50 anni; Alfredo Calogero Attilio Perricone, 42 anni e di Giuseppe Battaglia, 41 anni.
“Plauso per gli arresti eseguiti dai carabinieri del Nucleo investigativo di Palermo su mandato della Direzione distrettuale antimafia” è stato espresso dalle associazioni antiracket Libero Futuro e Addiopizzo e da Confindustria Palermo, che in nota così si esprimono: “L’operazione è stata possibile grazie anche alla collaborazione dell’imprenditore che, avvalendosi dell’ausilio delle associazioni sopracitate, ha maturato la forza e il coraggio di resistere e denunciare le richieste estorsive subite. Anche in questo caso la positiva sinergia tra movimento antiracket e Confindustria è risultata decisiva nell’opera di convincimento alla denuncia. Il trend delle denunce rimane positivo. Si coglie quindi l’occasione odierna -conclude il comunicato- per rilanciare l’appello a tutti gli operatori economici della città che vivono stretti dalla morsa dell’estorsioni. Mai come adesso il momento è favorevole per affrancarsi definitivamente da tale fenomeno”.
Giunta, diventato famoso grazie alla trasmissione di Rai1 “La prova del cuoco” condotta da Antonella Clerici, organizza anche servizi di catering nei luoghi più prestigiosi della Sicilia, fa parte del team cuochi pasticceri di Palermo ed è consigliere dell’associazione cuochi italiani Palermo e delegato per Palermo dell’associazione professionale cuochi italiani.
La prima volta era stato contattato dagli esattori del pizzo a marzo del 2012.
Maria Chiara Ferraù