Gli agenti della polizia di Catania hanno messo la parola fine alla “carriera” di sfruttatore di Asan Mustafa, 44 anni, arrestato per estorsione e sfruttamento della prostituzione.
Una storia di disperazione, quella che i poliziotti hanno ripercorso trascrivendo la denuncia della vittima, una donna dell’Est giunta in Italia col miraggio di un’occupazione che si è presto trovata a fare il mestiere più antico del mondo, preda di soggetti del tutto privi di scrupoli.
“Se vuoi lavorare devi pagare”, un dictat che Mustafa aveva imposto alla sua vittima sin dal primo incontro, una regola che il romeno non ha esitato a rimarcare con violenza psicologica e percosse.
La scorsa notte la donna si è presentata all’ufficio denunce della questura con evidenti segni di percosse sul volto. Dai primi accertamenti e dalle dichiarazioni riportate nella denuncia, gli agenti hanno appreso delle minacce e delle violenze subite dalla vittima, costretta a ricorrere a cure mediche per un’estorsione che ha fruttato 1.500 euro.
Immediata è scattata la ricerca dell’uomo da parte degli agenti che hanno raggiunto Mustafa nella sua abitazione nel quartiere di San Berillo e lo hanno arrestato. l’uomo è stato condotto nel carcere di Catania piazza Lanza dove resterà a disposizione dell’Autorità giudiziaria.
Maria Chiara Ferraù