In merito alla paventata riconversione della centrale termoelettrica Edipower a combustibile solido secondario (CSS), sei consiglieri municipali (Silvia Di Giovanni, Felice Bartolone, Caterina Sgrò, Giuseppe De Mariano, Caterina Bisbano), considerando la forte preoccupazione nelle ultime settimane dei lavoratori per l’incertezza sul loro futuro lavorativo e per il progetto palesemente impattante ed incompatibile con la già sofferta condizione ambientale e della salute pubblica nel comprensorio del Mela, unitamente alle preoccupazioni e conseguente contrarietà alle idee progettuali prospettate dalla società a2a, invitano il Presidente del Consiglio Comunale a convocare una seduta avente ad oggetto il seguente ordine del giorno: “Riconversione Centrale Termoelettrica Edipower/a2a di San Filippo del Mela. Determinazioni di indirizzo in termini di tutela della Salute Pubblica, Ambientale e Occupazionale”. I motivi sono dettati non solo dall’aumento di morbosità e mortalità della popolazione residente, correlabili a fattori di inquinamento ambientale, come confermato da numerosi studi scientifici, ma anche per affermare il principio di precauzione, finalizzato a garantire un alto livello di protezione dell’ambiente grazie a prese di posizione preventive in caso di rischio, di cui all’articolo 191 del Trattato sul funzionamento dell’Unione Europea. Essi reputano che il gruppo a2a/Edipower è una multi utility, protagonista nel settore ambientale, con circa 2,5 milioni di tonnellate di rifiuti trattati, dei quali oltre la metà utilizzati per produrre energia elettrica; che in natura il concetto di rifiuto non esiste, poiché tutto ciò, che termina il proprio ciclo di vita naturale, è assorbito dall’ambiente e rimesso in circolo ed a tale scopo diviene oggi prioritaria la promozione d’una corretta gestione dei rifiuti, da considerare non più come un problema bensì come risorsa immediatamente disponibile, favorendo piani di raccolta differenziata, in una politica, che ambisca al traguardo “rifiuti zero”, attraverso il rispetto della gerarchia del trattamento dei rifiuti, da parte delle Pubbliche Amministrazioni nell’esercizio delle loro rispettive competenze, previsto dalla vigente normativa; che l’Unione Europea con la Direttiva 2008/98/CE ha proposto un quadro giuridico orientato a controllare tutto il ciclo dei rifiuti, dalla produzione allo smaltimento, ponendo l’accento sul recupero e il riciclo e definendo anche le misure di prevenzione da adottare prima che una sostanza, un materiale o un prodotto diventino un rifiuto; che la direttiva 96/62/CE avente come obiettivi quelli di definire e stabilire obiettivi di qualità dell’aria ambiente nella Comunità europea per evitare, prevenire o ridurre gli effetti nocivi sulla salute umana e sull’ambiente nel suo complesso (art. 1); che a tutt’oggi ci sono tesi discordanti sulle conseguenze in termini di impatto ambientale e di salute pubblica, riconducibili all’utilizzo di nuovi combustibili, quali il Combustibile Solido Secondario; che una riduzione dei livelli di emissioni attualmente prodotte dalla CTE Edipower, ed in alternativa, la possibile produzione di nuove sostanze/elementi inquinanti, non assicurerebbe le adeguate garanzie a tutela della salute pubblica e ciò potrebbe equivalere a considerare ancora più pericolose le nuove sostanze inquinanti seppur con livelli emissivi inferiori, rispetto quelle attuali. Prendendo atto che a seguito della combustione del Combustibile Solido Secondario possono esservi emissioni in atmosfera contenenti particelle di diossine, furani, mercurio, metalli pesanti, polveri sottili etc., così come anche il deposito di ceneri tossiche/cancerogene di scarto, rientranti tra i rifiuti speciali e per tali ragioni da smaltire in apposite discariche dedicate, i proponenti chiedono di deliberare la netta contrarietà ad ogni tipo di trattamento di rifiuti indifferenziati e ad ogni ipotesi (inceneritori e/o termovalorizzatori) di nuova realizzazione e/o utilizzo degli esistenti impianti per la produzione di energia elettrica da termovalorizzazione e ossidazione termica, di qualsiasi sostanza nell’Edipower; la netta contrarietà all’utilizzo nel territorio di San Filippo del Mela e nella suddetta centrale di impianti, tecnologie, prodotti e/o combustibili, che possono in qualsiasi caso, incrementare l’impatto ambientale in tutte le sue accezioni e immettere in atmosfera nuove sostanze/elementi inquinanti (furani, diossine, mercurio, arsenico, odorigeni e altri nuovi agenti inquinanti, nocivi per la salute pubblica), rispetto quelli che attualmente sono presenti, per non aggravare qualitativamente e quantitativamente la già precaria situazione ambientale del nostro territorio; di impegnare il Sindaco, affinché si adoperi in tutte le sedi opportune, ed in particolare con il Gruppo a2a, al fine di formulare nel brevissimo tempo, proposte concrete che non prevedano nel territorio ulteriori sacrifici di posti di lavoro, tuttavia, nel rispetto della prioritaria salvaguardia della salute pubblica e della sostenibilità ambientale; di dare mandato al Sindaco, alla Giunta Comunale, ai dirigenti delle aree interessate, secondo i rispettivi livelli di competenza, di provvedere all’adozione degli ulteriori atti, che si rendessero necessari all’esecuzione dell’odierna deliberazione; d’impegnare il Sindaco a trasmettere copia della presente deliberazione alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, Ministero dell’Ambiente e per la Tutela del Territorio e del Mare, Ministero dei Beni Culturali, Ministero dello Sviluppo Economico, Ministero della Salute, alla VIII Commissione della Camera dei Deputati, alla 13ª Commissione del Senato della Repubblica, Presidenza Regione Siciliana, Assessorato Regionale Territorio e Ambiente, Assessorato Regionale Energia, Assessorato Regionale Attività Produttive, Assessorato Regionale alla Salute, III e IV Commissione ARS Sicilia, Prefettura di Messina, Commissario Straordinario Provincia Regionale di Messina; Società a2a; dichiarare il presente atto immediatamente esecutivo, ai sensi dell’art. 134 comma 4 del D.Lgs n. 267 del 18/08/2000. Esprimono infine solidarietà alle Associazioni e Comitati cittadini ambientalisti, ai lavoratori della Centrale Termoelettrica di Archi e alle maestranze, tutti portatori di interessi, i quali, possono ritenere l’intero Consiglio Comunale, presente e vicino in ogni iniziativa che intraprenderà a tutela della salute pubblica, dell’ambiente e della salvaguardia dei livelli occupazionali.
Rodrigo Foti