Il sindaco di Fondachelli Fantina, Francesco Pettinato, 57 anni; Michele Rotella, detto il Barone, imprenditore 73 anni, pregiudicato di Barcellona Pozzo di Gotto; Santi Bonanno, detto Santino, imprenditore nel settore movimento terra di Furnari, 47 anni; Giuseppe Pettinato, imprenditore messinese nel settore delle costruzioni, 56 anni e Giuseppe Catalano, funzionario responsabile dell’unità organizzativa III settore del Comune di Fondachelli Fantina, 59 anni. Sono questi i nomi dei cinque arrestati dai Carabinieri nel corso dell’operazione denominata “Zefiro” sulla realizzazione di parchi eolici nell’area dei monti Nebrodi e Peloritani.
I militari dell’Arma questa mattina hanno dato esecuzione a un provvedimento di custodia cautelare in carcere emesso dal giudice per le indagini preliminari del tribunale di Messina, Maria Teresa Arena, su richiesta dei sostituti procuratori della Dda di Messina, Fabio D’Anna e Giuseppe Verzera, con il coordinamento del procuratore capo Guido Lo Forte.
I cinque arrestati sono ritenuti responsabili, a vario titolo, di concorso esterno in associazione di tipo mafioso, truffa, estorsione aggravata dal metodo mafioso e concussione.
Le indagini erano state avviate nel 2009 e hanno permesso di individuare un sistema illecito di affidamento degli appalti e dei lavori per la realizzazione dei due parchi eolici: “Alcantara-Peloritani” nei territori di Fondachelli Fantina, Novara di Sicilia, Francavilla di Sicilia e Antillo e “Nebrodi”.
L’attenzione degli investigatori si è soffermata particolarmente sul primo impianto eolico che prevedeva la realizzazione di 63 aerogeneratori per una potenza complessiva di 57,6 MW, distribuiti su due lotti convenzionalmente denominati Alcantara Nord e Alcantara sud.
Dalle indagini è emersa una distrazione di risorse in favore dei soli appartenenti alla cerchia delle imprese “contigue”, imponendosi con metodo mafioso. Il sodalizio criminale aveva messo su un sistema imprenditoriale, sul modello impresa-associazione, operante nel campo dell’edilizia e dei lavori pubblici, privati o misti. Il sindaco di Fondachelli Fantina, in concorso con un funzionario dello stesso comune, aveva sospeso l’esecuzione dei lavori, ritardando il rilascio delle autorizzazioni. Era un escamotage per costringere la società appaltatrice ad affidare a una ditta riconducibile a uno stretto familiare, i lavori per la costruzione di alcune sottostazioni di raccordo elettrico e per fare assumere persone da lui stesso segnalate.
I tecnici della società appaltatrice preposti al controllo hanno rinunciato al loro ruolo, accettando gravissime anomalie come la non regolare esecuzione delle opere e l’impiego di materiali diversi da quelli previsti e più scadenti senza mai adottare provvedimenti.
Nell’operazione Zefiro sono indagate anche 11 persone, ritenute responsabili, a vario titolo, di truffa in concorso. Nell’esecuzione dei lavori dell’impianto eolico, infatti, avrebbero utilizzato materiali e modalità di lavorazione non conformi al capitolato d’appalto, predisposto false certificazioni e ostacolato i controlli dei tecnici delegati che, a loro volta, avrebbero omesso le necessarie verifiche e contestazioni. Questi ultimi, inoltre, avrebbero posto in essere atti finalizzati ad ottenere finanziamenti pubblici agevolati, non legittimi.
Nel corso dell’operazione odierna sono state eseguite 11 perquisizioni in varie regioni italiane, sia a carico di persone fisiche, che presso le sedi di alcune società committenti.
Maria Chiara Ferraù