Era il 5 gennaio del 1984 quando il giornalista e scrittore Giuseppe Fava venne assassinato dalla mafia davanti all’ingresso del teatro stabile di Catania. Aveva appena parcheggiato l’auto e stava per aprire la portiera quando un killer sparò attraverso il finestrino cinque proiettili calibro 7,65 che lo raggiunsero al collo e alla nuca. Un delitto di mafia per far tacere una voce libera.
A Catania Fava era diventato un giornalista scomodo che attraverso il mensile “Siciliani” da lui fondato un anno prima, conduceva numerose e scottanti inchieste contro l’intreccio mafia, affari e politica.
Per il suo assassinio la prima corte d’assise di Catania ha condannato il boss Nitto Santapaola e Aldo Ercolano, ritenendoli i mandanti e Marcello D’Agata, Francesco Giammuso e Vincenzo Santapaola, quali organizzatori ed esecutori materiali dell’omicidio. La Corte d’appello di Catania ha poi confermato le condanne all’ergastolo per Nitto Santapaola e Aldo Ercolano, mentre ha assolto D’Agata, Giammuso e Vincenzo Santapaola che in primo grado erano stati condannati all’ergastolo come esecutori dell’omicidio. Sentenza che e’ stata confermata in cassazione nel mese di novembre del 2003.
Giuseppe Fava era nato a Palazzolo Acreide, in provincia di Siracusa, il 15 settembre 1925. Laureatosi in giurisprudenza nel 1947, era diventato giornalista professionista nel 1952. Redattore e inviato speciale nei settori di attualità e di cinema per riviste come “Tempo illustrato” e “La domenica del Corriere”, corrispondente di “Tuttosport”, collaboro’ a “La Sicilia”. Dal 1956 al 1980 era stato anche capocronista del quotidiano “Espresso sera”. Fava non era solo giornalista, ma anche drammaturgo, romanziere, autore di libri-inchiesta. Nel 1975 il suo romanzo “Gente di rispetto” ottenne un grande successo. Due anni dopo, nel 1977, pubblicò il romanzo “Prima che vi uccidano” e un anno prima del suo assassinio “L’ultima violenza”, da molti considerato il suo capolavoro drammaturgico.
Numerose le iniziative organizzate per ricordare il giornalista e scrittore, oggi, a Catania. Ieri Fava è stato ricordato a Palazzolo Acreide.