Anche quest’anno torna all’interno del Castello di Milazzo (Messina) il presepe vivente, che lo scorso anno ha registrato oltre dieci mila visitatori. Sarà un viaggio virtuale nel tempo fino alla Palestina dell’anno zero quello messo in scena tra le mura della Cittadella fortificata, visitabile tutti i weekend dal 20 dicembre fino al 6 gennaio. Il progetto, che nasce da un’idea dell’Assessore al Turismo Dario Russo, è stato sviluppato con la direzione di Tindaro Italiano ed immagina la rappresentazione della Natività in quattro tappe: l’accampamento romano con la presenza dell’apparato militare; la zona orientale, colma di musiche e danzatrici del ventre; la Betlemme ebraica e Nazareth, luogo di nascita di Gesù, ma anche fulcro del commercio e centro pulsante di vita. La sfida per i promotori dell’iniziativa è di superare la concezione tradizionale del Presepe, amplificando il senso di inclusione dello spettatore in un momento di vita vissuta: le scene classiche ed i momenti liturgici sono riprodotte in scenari naturali presenti nella Cittadella senza bisogno di alcuna scenografia. Saranno quindi proposti momenti di recitazione, danza e musica dal vivo, realizzati con la collaborazione di associazioni teatrali, scuole di danza, istituti scolastici, mentre la rappresentazione dei mestieri sarà affidata a professionisti del settore, che svolgeranno in tempo reale il proprio lavoro. “Il principio – ha detto l’Assessore Russo – è quello di valorizzare i beni di una comunità anche in momenti non stagionali per attrarre differenti fasce e tipologie di visitatori e ciò attraverso la partecipazione piena della cittadinanza”.
Rodrigo Foti