Erano in gita con la famiglia alla riserva di Macalube ad Aragona nell’agrigentino. Stava andando tutto bene fino a che un’esplosione improvvisa, una colonna di fango zampillante, una vera e propria bomba, scatena il panico e il terrore fra i turisti e uccide una bambina di sette anni. Il fratello di 9 anni è ancora disperso.
Tragedia per una famiglia di Joppolo Giancaxio. Il padre dei bambini, un carabiniere, è salvo e partecipa alle ricerche del figlio e di altri eventuali dispersi insieme a carabinieri, polizia e protezione civile. La procura di Agrigento ha aperto un’inchiesta mentre il presidente della Regione, Rosario Crocetta, ha ordinato alla protezione civile e al dipartimento regionale di sospendere immediatamente gli accessi nella riserva.
Sarà anche aperta una commissione regionale d’inchiesta sulla gestione della riserva in capo a Legambiente Sicilia dal 1996 per verificare la presenza di misure di sicurezza. Gli incarichi saranno affidati lunedì prossimo, come ha detto lo stesso Crocetta all’Ansa.
Soltanto quindici giorni fa il gestore della riserva, per alcune fratture sul terreno, aveva chiuso l’area appena un mese fa. Lo riferisce il direttore della riserva, Mimmo Fontana. “Ad agosto abbiamo registrato delle lesioni e abbiamo deciso di sospendere gli ingressi mettendo dei cartelli, anche se non possiamo impedire l’accesso perché parliamo di una riserva pubblica. Noi facciamo da guida a chi lo richiede, ma non possiamo impedire gli accessi, una media di 10 mila visitatori all’anno.