Si intensificano i roghi a Canneto di Caronia, nel messinese, interessata dai misteriosi roghi da diversi anni ormai. Nella notte si sono registrati una quarantina di incendi anomali. Un’emergenza che sta portando all’esasperazione i cittadini e gli amministratori che hanno bloccato l’area impedendo a vigili del fuoco e volontari di protezione civile di accedervi.
In molti si dicono pronti a bloccare la Statale 113 e la stazione ferroviaria affinché qualcuno si accorga di quello che sta accadendo e per porre l’accento sulla vicenda. Questa notte hanno preso fuoco asciugamani in bagno, contenitori di plastica di detersivi, sacche contenenti soltanto indumenti. Il sindaco continua a chiedere l’immediato intervento della Protezione civile regionale che sulla vicenda continua a mantenere un atteggiamento incomprensibile. Il posto di volontari di protezione civile è stato smantellato qualche settimana fa e a nulla sono valse le richieste e le proteste da parte di sindaco e cittadini.
Stanotte in fiamme, inspiegabilmente, è andata anche una macchina della protezione civile. Nei giorni scorsi in un magazzino un ombrellone è stato incenerito dalle fiamme. I tecnici dell’Arpa hanno compiuto un nuovo sopralluogo. “Le istituzioni dormono – attacca il sindaco di Caronia, Calogero Beringheli – senza la protezione civile qui si rischia di morire. Le case devono essere controllate”.
Solidale con il sindaco di CAronia è il primo cittadino di Palermo, Leoluca Orlando, presidente di AnciSicilia che aggiunge: “Non c’è più tempo per rimpalli ed ipotesi, gli abitanti di Canneto di CAronia hanno bisogno di risposte immediate e concreto e, soprattutto, di vivere nelle proprie abitazioni serenamente e senza correre pericoli”.
Maria Chiara Ferraù
(foto Amnotizie)