Diciassette persone sono state arrestate nella notte dai poliziotti della Digos ad Agrigento. Tra loro anche medici e professionisti. Le indagini hanno consentito di accertare e smantellare due organizzazioni criminali dedite alla gestione dell’iter connesse alle pratiche di invalidità civile.
In carcere andranno: Antonio Alaimo, collaboratore scolastico di Favara di 53 anni; Giuseppa Gallo, 61 anni, medico specialista in pneumologia in servizio al presidio sanitario di Basedi Canicattì e Naro, entrambi centri in provincia di Agrigento; Giuseppe Candito, 61 anni di Mazara del Vallo (Tp), medico specialista in reumatologia in servizio al poliambulatorio Asp di Agrigento e componente della commissione per l’accertamento delle minorazioni ed invalidità civile di Agrigento; Daniele Rampello, pensionato agrigentino di 47 anni; Antonino Scimè, medico agrigentino 64enne; Angelo Greco.
Arresti domiciliari per Angelo Greco, pensionato agrigentino di 57 anni; Alfonso Russo, 46enne di Aragona, medico specialista in radiologia in servizio al poliambulatorio Asp di Agrigento; Antonia Mattina, 57enne di Favara, medico ortopedico in servizio al policlinico Paolo Giaccone di Palermo; Lorenzo Greco, 60enne agrigentino, medico specialista in audiologia in servizio al poliambulatorio Asp di Agrigento; Giuseppe Porcello, medico 74enne e componente della commissione per l’accertamento delle minorazioni ed invalidità civile di Agrigento; Salvatore Attanasio, agrigentino del 1956, pneumologo e Gaetana Cacioppo, agrigentina 60enne, funzionaria in servizio alla sede Inps di Agrigento.
Obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria, invece, nei confronti di: Angelo Gallo, pensionato di Naro di 54 anni; Antonino Ragusa, 47enne disoccupato di Agrigento; Piera Daniela Lo Iacono, 48enne di Agrigento, operatrice del servizio ambulanze; Emilio Attenasio, 23enne agrigentino, operatore del servizio ambulanze e Gianfranco Pullara, medico agrigentino di 71 anni.
Le ordinanze di custodia cautelare sono state emesse dal gip del tribunale di Agrigento, Ottavio Mosti, che ha accolto le richieste del procuratore Renato Di Natale, del procuratore aggiunto Ignazio Fonzo e del sostituto procuratore Andrea Maggiorni.
L’indagine è stata denominata La carica delle 104 in riferimento alla normativa che prevede permessi retribuiti ai dipendenti con disabilità grave riconosciuta o che assistono familiare che ne sono affetti. Nel corso dell’operazione circa cento persone sono state denunciate.
Alcuni privati avevano il ruolo di intermediari, cioè procacciavano i soggetti potenziali falsi invalidi, operatori del comparto sanitario e medici compiacenti che rilasciavano false attestazioni su patologie inesistenti o accentuate ad arte. In questo modo l’Inps rilasciava le pensioni di invalidità.
Maria Chiara Ferraù